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MONSELICE (PADOVA) - È morta ieri sera la 75enne della Bassa che qualche settimana fa aveva contratto il tetano. Era ricoverata al reparto di rianimazione dell'ospedale Madre Teresa di Monselice, intubata e in coma. I sanitari avevano ritenuto disperate le sue condizioni e sapevano che le probabilità che la donna aveva di riprendersi erano assai scarse. Il decesso è avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri, dopo un'agonia durata settimane. L'anziana è rimasta vittima di una malattia ormai rara ma potenzialmente fatale per un soggetto non vaccinato come lei. I casi registrati in provincia sono circa uno all'anno e buona parte dei pazienti con sintomi neuroinvasivi si salva. Ma per infettarsi basta poco, anche una spina di rosa o un taglietto mentre si cura l'orto.
Piccolo taglio fatale
È accaduto così per l'anziana della Bassa, che alcune settimane fa stava lavorando all'aperto e si è procurata una ferita superficiale con un utensile. Un taglio di poco conto, che la donna ha disinfettato e lasciato che si rimarginasse da sé. Ma dopo qualche giorno ha iniziato ad avvertire dei sintomi inizialmente attribuibili ad un'influenza estiva. In realtà erano le prime avvisaglie dell'infezione da Clostridium tetani, agente responsabile della terribile malattia. Il patogeno si trova nel suolo e nelle feci degli animali, dove può vivere per anni. Con forti dolori addominali e in gola, la donna era stata accompagnata al pronto soccorso dell'ospedale di Schiavonia, dove il personale guidato dal primario Roberta Volpin si è subito prodigato per trovare la quadra. Dal pronto soccorso è stata trasferita all'unità di Osservazione breve intensiva, diretta da Umberto Sartori. È stato lì che la dottoressa Alessandra Lentini, visitando l'anziana, ha riconsiderato quel piccolo taglio al dito che fino ad allora non era stato preso in esame. Le analisi hanno dato ragione al medico: si trattava di tetano.
In ospedale
Poco dopo la diagnosi l'anziana ha cominciato a mostrare rigidità alla mascella e ipertono muscolare, con i tipici spasmi che a livello clinico identificano il tetano. Nel giro di qualche ora la donna è stata trasferita al reparto di rianimazione, diretto da Fabio Baratto, dove è rimasta per più di due settimane continuando ad avere forti contrazioni ai muscoli. I medici le hanno somministrato immunoglobuline specifiche sostenendo, fin quando è stato possibile, le funzioni vitali. La 75enne non aveva mai iniziato il ciclo della vaccinazione antitetanica, obbligatoria dal 1966 per i nuovi nati.
Il Gazzettino