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TREVISO - Un'importante svolta sul fronte del personale sanitario dell'Usl 2 è attesa per l'estate: sono previste per luglio le assunzioni di nuovi infermieri, almeno 250, in seguito al concorsone che sarà bandito dall'Azienda Zero fra tre mesi. Nell'attesa, l'azienda sanitaria sta riposizionando una serie di figure grazie anche al lento ma costante calo del numero di tamponi nei Covid point.
GLI STEP
«È un'operazione - spiega Francesco Benazzi, direttore generale dell'Usl di Marca - che abbiamo iniziato anche per andare a tamponare alcune situazioni difficili che si sono create: abbiamo dovuto fare i conti con tanti infermieri positivi che si sono ammalati, come abbiamo avuto tanti infermieri non vaccinati che poi abbiamo sospeso. Ora possiamo riposizionare alcuni infermieri, andiamo dalle 70 alle 100 persone, che lavoravano ai punti tampone e anche nei centri vaccini; questi ultimi comunque continueranno a operare e presto ospiteranno anche le vaccinazioni per i minori e le altre tipologie».
L'ALTRO FRONTE
Non mancano solo gli infermieri, un altro fronte caldo è quello della medicina di base: tra l'anno scorso e quest'anno andranno in pensione quasi 150 medici di famiglia e sono tantissimi i trevigiani che devono cambiare dottore. «Il problema c'è da tempo, e lo stiamo affrontando con la conferenza dei sindaci - ricorda il direttore generale - Tra 2021 e 2023 tanti colleghi della mia età andranno in pensione; sulla scelta di molti di loro ha sicuramente pesato la pandemia. Il Covid ha provato tutti. Da certi fronti sento dire che dobbiamo trovare la soluzione al problema. Con i sindaci di questa Usl stiamo lavorando da quasi un anno e mezzo con incontri a cadenza quindicinale o mensile. Abbiamo aperto un tavolo con le rappresentanze sindacali per i pensionati, dove affrontiamo i problemi con cui dovranno fare i conti i cittadini che dovranno spostarsi da un comune all'altro». Le soluzioni possono essere diverse: «Possiamo pensare di potenziare i trasporti, creare ambulatori periferici, incentivare i medici di famiglia dando loro degli amministrativi. Queste sono le cose che possiamo fare. Quello che non possiamo fare è creare nuovi medici di medicina generale: i posti ci sono, ma purtroppo i bandi vanno deserti. Mi dispiace dirlo, ma c'è stata una cattiva programmazione a livello nazionale che non ha capito la situazione che si andava creando nelle varie Usl e ha portato a queste conseguenze. Mi scuso con i cittadini, ma credetemi: stiamo facendo di tutto per evitarvi disagi».
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