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TREVISO- La Procura della Repubblica di Treviso ha chiesto l'archiviazione dell'indagine avviata a maggio dopo che un cittadino, accorgendosi di non aver ricevuto il vaccino anti-Covid, aveva denunciato un'infermiera volontaria in servizio al presidio. L'episodio, accaduto a Casale sul Sile, per gli investigatori sarebbe da attribuire a una svista riconducibile alla stanchezza dell'infermiera, collegata alla ripetitività del gesto. In sede di indagine la professionista ha riconosciuto l'errore, ricordando di essersi lei stessa sottoposta a vaccino e dunque di non aver mai dubitato della necessità della profilassi.
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