Certificato di malattia negato: paziente furibondo aggredisce l'infermiera

Infermiera aggredita
SAN FIOR - Un'infermiera è finita al pronto soccorso dopo essere stata aggredita da un paziente all'interno dell'ambulatorio. È accaduto ieri sera,...

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SAN FIOR - Un'infermiera è finita al pronto soccorso dopo essere stata aggredita da un paziente all'interno dell'ambulatorio. È accaduto ieri sera, mercoledì 30 giugno, nella sede della medicina di gruppo integrata di San Fior. L'uomo si era rivolto al polo dei medici di famiglia di via Mel per avere un certificato di malattia. Da quanto si apprende, però, non c'erano le condizioni per rilasciarlo. E davanti al rifiuto è andato su tutte le furie prendendo l'infermiera per un braccio e strattonandola con forza. Dopodiché se n'è andato. A quel punto il personale della medicina di gruppo, dove operano cinque dottori, ha chiamato i carabinieri.

I SOCCORSI


La situazione è poi progressivamente tornata alla normalità. Ma non per l'infermiera con il polso dolorante. L'aggressione ha lasciato il segno. Nella stessa serata di ieri la donna si è recata al pronto soccorso dell'ospedale di Vittorio Veneto dove le è stato evidenziato un trauma distorsivo al polso con la contrattura del trapezio. E non è finita. Oggi dovrà tornare in ospedale per sottoporsi a una radiografia. «È una cosa gravissima dicono dalla medicina di gruppo si continua a criticare la medicina territoriale senza rafforzarla. E alla fine questi sono i risultati: i pazienti si sentono anche autorizzati a comportarsi in questo modo inaccettabile». Ora l'infermiera sta valutando se sporgere denuncia. Nel frattempo l'aggressione verrà segnalata all'Usl per gli approfondimenti del caso. Solo la settimana scorsa a San Fior erano intervenuti i Nas per la presenza di alcuni medicinali scaduti, tra i quali dei campioni distribuiti dagli informatori scientifici. La chiamata era scattata in seguito a un'ispezione a sorpresa del servizio Igiene e sanità pubblica. I dottori sono tenuti a custodire i farmaci chiusi a chiave e a controllare la data di scadenza in modo periodico. L'Usl ha poi rivelato di aver anche ricevuto decine di segnalazioni da parte di cittadini per visite date in ritardo e per problemi in generale nella gestione degli appuntamenti.
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Il Gazzettino