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TREVISO - Si è sentito male ed è caduto a terra, in pieno centro, in corso del Popolo, davanti ad H & M. Un infarto fulminante, che avrebbe potuto essere fatale per P. T., trevigiano, 61enne. Invece, una storia tragica si è conclusa con il lieto fine. Perchè alle 17.30 proprio mentre l’uomo cadeva sul marciapiede, passava accanto un giovane 21enne, kosovaro, ospitato dalla Caritas, ma con regolare permesso di soggiorno rilasciato per motivi di lavoro. Il ragazzo non ci ha pensato un attimo. Si è guardato attorno e si è avventato sul defibrillatore posto in via Cadorna.
I FATTI
Intanto, i passanti avevano avvisato il Suem 118. Ed è stata una catena di solidarietà a salvare il 61enne. Perchè il giovane kosovaro ha effettuato le prime manovre rianimatorie, guidato telefonicamente da un operatore del Suem, riuscendo a mantenergli i parametri vitali in attesa dell’arrivo dei soccorsi.
I COMMENTI
Il sindaco Mario Conte è sollevato: «Oggi è stata scritta una pagina a lieto fine nella storia della città. Voglio ringraziare quel giovane che ha prestato le sue cure. Anzi, lo ringrazierò di persona perchè ho intenzione di convocarlo in Comune per stringergli la mano». Il sindaco ricorda, poi, l’importanza della dotazione di defibrillatori sparsi nei punti nevralgici della città. «Sono accorgimenti utilissimi e il Comune è attento a manutentarli correttamente». Il sindaco aggiunge anche che il consiglio comunale ha appena approvato un ordine del giorno, sulla scorta di una mozione presentata dalla maggioranza, per aumentare i corsi rivolti ai cittadini che intendono imparare l’utilizzo di questi strumenti salvavita. Grande soddisfazione anche del comandante dei Vigili urbani, Andrea Gallo: «In città contiamo la presenza di circa una ventina di defibrillatori. In due anni di permanenza a Treviso ricordo che il defibrillatore era stato già usato un’altra volta e aveva salvato la vita di un giovane che si stava allenando in un campo di atletica. È anche particolarmente bello e commovente che uno straniero, in Italia per lavoro, sia il protagonista di questa storia a lieto fine». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino