Infarto improvviso, Mattia sta meglio: «Devo la vita a tre persone: soccorsi rapidi»

Infarto improvviso, Mattia Ganeo sta meglio: «Devo la vita a tre persone: soccorsi rapidi»
CITTADELLA (PADOVA) - «Sto meglio, molto meglio, ringrazio ancora chi è intervenuto tempestivamente e le tante persone che mi hanno fatto sentire la loro vicinanza, e...

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CITTADELLA (PADOVA) - «Sto meglio, molto meglio, ringrazio ancora chi è intervenuto tempestivamente e le tante persone che mi hanno fatto sentire la loro vicinanza, e continuano. Per qualche giorno, anche per completare gli accertamenti clinici, starò a riposo. Appena possibile tornerò al lavoro». É stato dimesso dall'ospedale di Bassano lunedì, tornando nella sua abitazione di Cittadella, riabbracciando prima di tutto la moglie ed i figli di 6 e 10 mesi. Mattia Ganeo è titolare a Rosà, nel vicentino, del salone Settimo cielo dal cuore ai capelli. Una professione desiderata diventata realtà. Passione assieme allo studio, costante, e nel 2007 il sogno che si avvera, quello di un proprio salone. Con lui collaborano Michele Mele, Debora e Tommy. La vita di Mattia Ganeo, 38 anni, per diversi minuti è rimasta sospesa, il cuore si è fermato e grazie all'intervento di una coppia e poi del collaboratore Michele che gli ha praticato il massaggio cardiaco, è salvo. «Solo alla fine degli accertamenti si potrà definire che cosa mi è accaduto - spiega Mattia - per ora è stato escluso un problema legato al cuore».


Ripercorre quegli istanti che per diversi minuti la sua mente non ricorda. Vuoto totale quando il malore si è manifestato con tutta la sua forza. «Ho fatto una veloce pausa pranzo al Voilà Cafè a fianco della mia attività. Poi sono uscito a prendere una boccata d'aria prima di ritornare al lavoro. Ho bevuto una lattina di aranciata. Ad un certo punto in modo incontrollato, ho alzato le braccia e le ho aperte, ho cominciato ad avere delle convulsioni. Volevo chiamare aiuto, ma non ci riuscivo a parlare, ero completamente bloccato. Mi sono sentito mancare, sono caduto battendo la testa». La scena è stata vista da una coppia al bar che è intervenuta subito chiamando l'ambulanza ed avvisando Michele. Lui esce di corsa, vede Mattia con la bava alla bocca e cianotico. Inizia il massaggio cardiaco e dopo poco ecco l'ambulanza. «Ricordo che stavo cadendo poi nulla fino al risveglio nell'ambulanza - dice Mattia - sono trascorsi alcuni minuti nei quali mi è stato detto che cosa è successo perché per me sono stati un blackout. La coppia mi ha chiamato e ho potuto ringraziarli direttamente, oltre ovviamente a Michele ed allo staff che ha tranquillizzato i clienti presenti. Tanti i messaggi, qualcuno mi ha chiesto se per caso mi fossi vaccinato da poco temendo un effetto collaterale. Nulla di tutto questo». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino