Infarto fulminante: componente di una banda stramazza a terra con lo strumento fra le braccia, salvato da tre amici

Infarto fulminante
CAERANO / MASER (TREVISO) - Se fosse stato a casa, l'infarto fulminante gli sarebbe stato fatale. Troppo forte l'attacco, tale da impedirgli di chiamare aiuto....

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CAERANO / MASER (TREVISO) - Se fosse stato a casa, l'infarto fulminante gli sarebbe stato fatale. Troppo forte l'attacco, tale da impedirgli di chiamare aiuto. Invece, un bandista di Maser, classe 1947, ha avuto a fianco nella disgrazia tre angeli custodi che gli hanno salvato la vita. È accaduto durante una cerimonia organizzata dagli Alpini di Caerano nei pressi della loro baita. «Avevamo organizzato l'appuntamento per gli alpini andati avanti - spiega Giglio Sartori, capogruppo degli alpini di Caerano -. Per l'occasione, c'era tutto il 16. raggruppamento: Caerano, Maser, Coste, Crespignaga, Madonna della Salute. Si trattava del primo appuntamento e l'idea era di organizzare l'appuntamento nelle altre sedi gli anni prossimi». La banda doveva accompagnare la cerimonia ma un bandista di Maser si è sentito mancare poco prima dell'Onore ai Caduti.

Un infarto fulminante l'ha fatto cadere a terra con lo strumento musicale ancora tra le braccia

Subito i colleghi sono intervenuti per soccorrerlo. A salvarlo, sono stati in tre. «A turno - spiega il capogruppo - gli hanno praticato il massaggio cardiaco in attesa dell'arrivo dell'ambulanza: circa per 8 minuti. Avevano effettuato il corso e quindi erano preparati». Sul posto è arrivata poi l'automedica del Suem dal Pronto soccorso del San Valentino di Montebelluna. Medico e infermiere hanno applicato il defibrillatore sul petto del 76enne e, con un'unica scarica, l'hanno rianimato. «I medici lo hanno detto chiaramente: se quell'uomo fosse stato solo in casa non si sarebbe salvato». Il bandista è stato trasferito all'ospedale, dove è stato stabilizzato. «Ovviamente -dice ancora il capogruppo- dopo l'accaduto eravamo troppo scossi. Abbiamo eseguito solo il silenzio». Nei giorni scorsi intanto l'uomo ha dato segni di ripresa e di recente ha chiamato i suoi salvatori per ringraziarli.


«Non è la prima volta che i cittadini di Maser salvano la vita a una persona - commenta il sindaco Claudia Benedos - Appena possibile il Comune li convocherà e darà loro un riconoscimento per quest'atto eroico, portato a termine con coraggio e sangue freddo. Un atto da certi punti di vista simile a questo era accaduto nel 2021, quando avevamo premiato due cittadini di Maser e una di Asolo, che avevano salvato un uomo stramazzato sulla strada. (lbon) Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino