Padova. Accuse di associazione a delinquere a Ultima Generazione, la politica si spacca. Coalizione: «Provvedimento intimidatorio»

Dodici attivisti sono indagati per associazione a delinquere finalizzata a interruzione di pubblico servizio, ostacolo alla libera circolazione, deturpamento di beni culturali, imbrattamento di luoghi

PADOVA - Contro l'indagine della Digos nei confronti degli attivisti di Ultima generazione punta il dito Coalizione civica e nella maggioranza le posizioni si diversificano....

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PADOVA - Contro l'indagine della Digos nei confronti degli attivisti di Ultima generazione punta il dito Coalizione civica e nella maggioranza le posizioni si diversificano. Il popolo arancione ieri non ha fatto nulla per nascondere la sua indignazione per la decisione di indagare 12 attivisti di Ultima Generazione per associazione a delinquere finalizzata a vari reati: interruzione di pubblico servizio, ostacolo alla libera circolazione, deturpamento di beni culturali, imbrattamento di luoghi, violazione dell'ordine del questore di non far ritorno nel capoluogo (valido per due attivisti).

«Provvedimento intimidatorio»

Seppure con molta prudenza, a manifestare le sue perplessità ha provveduto, per primo, l'assessore all'Ambiente Andrea Ragona. «Come ha detto anche il sindaco di Firenze - ha scandito l'esponente di Coalizione - qualcuno può non essere d'accordo con i loro metodi, ma di certo siamo d'accordo con il messaggio che questi ragazzi portano avanti, assieme a migliaia di persone e ai movimenti che mettono il futuro del pianeta e dell'ambiente al centro». Il suo partito, invece, va allo scontro frontale Coalizione civica che, in un nota ufficiale, spara a zero contro l'inchiesta. «Alcuni nostri concittadini sono stati denunciati per associazione a delinquere per aver messo in atto azioni non violente e puramente dimostrative, che non hanno arrecato alcun danno a persone e cose. Riteniamo che il capo di imputazione utilizzato nei confronti di queste ragazze e di questi ragazzi, e delle loro manifestazioni non violente, rappresenti un provvedimento intimidatorio che poco ha a che vedere con la tutela della collettività».
«Com'era facile prevedere - ha concluso Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International per l'Italia - dal definire "ecoterrorismo" le azioni di Ultima generazione all'incriminazione per reati gravi come l'associazione a delinquere il passo è stato breve».

«Abuso del diritto di manifestare»

Un presa di posizione che non piace a tutta la maggioranza che sostiene il sindaco Sergio Giordani. Decisamente più moderati sia l'assessore Andrea Colasio, che il capogruppo della civica del sindaco Luigi Tarzia. «Sinceramente mi sembra un'esagerazione - ha detto l'assessore alla Cultura Andrea Colasio - Io trovo folle il metodo in cui questi ragazzi manifestano il loro dissenso. Detto questo, vanno sanzionati, ma non criminalizzati, non sono dei terroristi, come ha detto il sindaco di Firenze».


«Non conosco gli atti di accusa e quindi non entro nel merito del reato contestato, i temi trattati sono molto sensibili e riguardano il futuro di tutti - ha scandito Luigi Tarzia - ma per attirare l'attenzione della pubblica opinione e sensibilizzare l'azione dei diversi legislatori su queste tematiche servono altri strumenti: è un errore a mio avviso bloccare strade e scandalizzare opere d'arte, si rischia di ottenere l'effetto opposto». Ad andare giù duro è, invece, il consigliere di Fratelli d'Italia Enrico Turrin. «Quanto si fa un abuso del diritto di manifestare infrangendo la libertà altrui o danneggiando i beni pubblici e privati, non si può parlare di manifestazioni, ma di attacchi che uno Stato di diritto non può tollerare - è andato all'attacco il meloniano - Se poi questi accadimenti si fanno organizzati e scadenzati nel tempo è chiaro che non sono più espressioni di protesta, ma veri e propri atti di delinquenza. Spiace constatare come, ancora una volta, Coalizione Civica si schieri dalla parte di chi infrange la legge. Assordante, ad esempio, il pressoché totale silenzio della sinistra sui recenti attacchi alle sedi di Fratelli d'Italia». 

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Il Gazzettino