PORDENONE Era accusata di aver mentito ai giudici per difendere il marito accusato di averla indotta a prostituirsi e incolpare così l'amante. Il consorte, condannato a...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
La Procura aveva ritenuto la donna inattendibile e l'aveva accusata di calunnia e falsa testimonianza. Sospettata di aver testimoniato il falso per difendere il marito e di aver accusato ingiustamente un'altra persona, ieri è stata assolta perchè il fatto non sussiste.
Alla donna si contestava di aver fatto false dichiarazioni durante l'incidente probatorio del 3 marzo 2011, in una denuncia del 4 luglio 2012 e durante la sua deposizione al processo, il 19 marzo 2013. In quell'occasione tentò di scagionare il marito accusando un uomo di Azzano di averla costretta a prostituirsi. «I soldi li davo a lui - aveva detto ai giudici - Trentamila euro in un colpo solo».
Il Gazzettino