«Due gemelli sono troppi», negato l'affitto della casa a una giovane donna incinta

L’odissea di una coppia di trentenni arrivata ad un passo dal contratto d’affitto: «Scoperta la gravidanza è saltato tutto»

«Due gemelli sono troppi», negato l'affitto della casa a una giovane donna incinta
CORDENONS - Si ha un bel dire che nel Belpaese non si fanno più figli, quando sembra che ai già noti ostacoli (economici ed organizzativi) capiti se ne sommi uno...

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CORDENONS - Si ha un bel dire che nel Belpaese non si fanno più figli, quando sembra che ai già noti ostacoli (economici ed organizzativi) capiti se ne sommi uno nuovo e inaspettato: il problema che i neonati possono talvolta far rumore (si vocifera usino piangere, quando sono molto piccoli). Katia e Michi sono due trentenni, lei barista formatasi allo Ial di Aviano, lui operaio con contratto a tempo indeterminato, che oggi attendono con gioia l’arrivo di due gemelli e per questo cercano una casa più grande di quella dove vive attualmente lei. In affitto «perché per acquistare davvero servono troppi soldi» commenta Katia.


LA STORIA
Con un colpo di fortuna sembrano trovare ciò che fa al caso loro: 110 metri quadri, praticamente in centro a Cordenons, al piano superiore di una bifamiliare. Prezzo 750 euro al mese. Visto l’annuncio, un paio di settimane fa i ragazzi sono andati a vedere la possibile futura casa, reputandola perfetta. Anche la proprietaria sembra non trovare nulla che non vada in loro e dunque la trattativa procede sui normali binari della conoscenza. «Mi hanno chiesto la busta paga, sia mia che del mio compagno. A dire il vero io sono già a casa per maternità a rischio». Katia è al settimo mese: «Come la signora ha notato senza aver nulla da eccepire, ma credo pensasse fossi in attesa di un solo bambino». A ulteriore garanzia Katia offre la copertura dei suoi genitori che può mettere nero su bianco. Abitano poco lontano. Aggiunge anche una lettera di raccomandazione della sua attuale padrona di casa «dove pago l’affitto regolarmente da 5 anni». Un piccolo ostacolo sembrano poter essere, in un primo momento, le due mensilità che rappresentano la caparra, ma la giovane coppia prima ne offre una parte e poi si dice disponibile a pagare comunque l’intera somma richiesta. Tutto a posto, la 40enne padrona di casa li invita: «Potete venire quando volete». Sembra quasi esserci fretta da ambo le parti. Di sicuro, ad un paio di mesi dall’arrivo previsto per luglio dei due maschietti, per la giovane coppia non c’è più molto tempo e dunque Katia rinuncia anche al preavviso alla sua attuale padrona di casa, perdendoci la caparra. Un sacrificio che accetta per non lasciarsi sfuggire la chance di risolvere il problema casa e poter pensare solo ai suoi bambini. 


IL PROBLEMA


Già, i neonati in arrivo. I nuovi padroni di casa capiscono che in arrivo ci sono non uno ma due piccoli solo mercoledì scorso, all’incontro per definire gli ultimi dettagli. «Per esempio l’annuncio diceva 750 euro trattabili, in realtà la cifra era quella». Il giorno dopo, l’amara sorpresa: «La signora mi comunica di aver parlato con la sua commercialista e che non offriamo abbastanza garanzie». Non serve alcun particolare acume per capire che il vero motivo è un altro e pian piano, a mezze frasi, emerge: in passato hanno avuto affittuari con bambini «che piangevano tutta la notte e la nostra camera da letto e giusto sotto la vostra», ma siccome di stanze ve ne sono altre, Katia si impegna a spostarsi in quella più distante. I bambini poi sono due, che evidentemente alla 40enne suona un po’ come un esercito inarrestabile «Ad un certo punto mi hanno anche detto che cercavano una giovane coppia di italiani, ma senza bambini». Tant’è, la casa faticosamente trovata svanisce nel nulla in men che non si dica: nulla convince i proprietari che quella che respingono non è una tragedia ma anzi un’opportunità di felicità, come sempre quando si tratta di bambini. A Katia e al suo compagno resta, per ora, la consolazione di un fiume di solidarietà espressa sui social da tanti cordenonesi. Chissà, magari tra loro c’è anche chi sta cercando una giovane coppia.  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino