TREVISO - Colloquio di lavoro: tutto procede per il meglio fin quando la candidata si lascia sfuggire di essere incinta e, a quel punto, l'interlocutore invita, più o...
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«NON ABBIATE PAURA»Stefania Barbieri, consigliera provinciale di parità, sottolinea di non aver finora ricevuto segnalazioni di questo tipo. Non per questo intende sminuire la questione: «Se atti simili fossero accertati, sarebbero gravissimi rimarca l'invito alle lavoratrici eventualmente coinvolte è di comunicarli senza indugio al mio stesso ufficio, all'Ispettorato del lavoro o ad altri organi competenti e, se ci sono gli estremi, a presentare una denuncia alla magistratura. A differenza di aziende private, dove riguardo alle assunzioni c'è una maggiore discrezionalità, nelle Pubbliche amministrazioni l'iter è più codificato, con selezioni e graduatorie. Mi risulta difficile capire come chi ha vinto un concorso pubblico possa essere indotto a rinunciare perché in gravidanza. In questo comparto, abbiamo piuttosto casi di discriminazione nei confronti delle donne nell'organizzazione del lavoro da parte dei dirigenti o nel rapporto con i colleghi».
Mattia Zanardo Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino