Una task force contro gli incidenti stradali. In crescita patenti ritirate per alcol e droga

Task force contro gli incidenti
BELLUNO - Anche se gli incidenti stradali sono in leggero calo nel Bellunese, visti i dati in crescita di patenti ritirate per alcol e droga, l’attenzione resta massima....

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BELLUNO - Anche se gli incidenti stradali sono in leggero calo nel Bellunese, visti i dati in crescita di patenti ritirate per alcol e droga, l’attenzione resta massima. Tanto da spingere la Prefettura a creare una task force inter-istituzionale per la prevenzione degli incidenti stradali. Il piano è stato varato nel tavolo presieduto ieri, a Palazzo dei Rettori, dal Prefetto, Adriana Cogode, nell’ambito dell’Osservatorio Provinciale sull’incidentalità stradale. Al tavolo c’erano il sindaco di Belluno, Jacopo Massaro, il consigliere provinciale, Massimo Bortoluzzi, i rappresentanti delle forze di polizia, dei vigili del fuoco, della Motorizzazione civile, dell’Ufficio Scolastico Territoriale, di Anas e Veneto Strade. Il pool anti-incidenti inizierà a lavorare a breve, dopo la firma del protocollo, entro fine mese. 


I DATI
Ieri al tavolo in Prefettura sono stati esaminati i dati sull’incidentalità in provincia. «Nel primo semestre 2019 - spiegano da Palazzo dei Rettori - i sinistri, rispetto allo stesso periodo del 2018, hanno registrato un calo pari al 21,6%». Ci sono stati infatti 174 incidenti nei primi sei mesi del 2019, rispetto ai 222 del primo semestre 2018. Con conseguente diminuzione del numero dei morti e dei feriti sulle strade: sono in calo, rispettivamente del 40% e 18,7%. «Analogo trend - spiegano dalla Prefettura con una nota diffusa ieri, dopo l’incontro - si rileva anche per il secondo semestre dello scorso anno, sebbene la rilevazione statistica debba ancora essere validata». Ma a fronte del calo degli incidenti, proprio il 2019 ha segnato un boom di sospensioni e revoche di patenti per violazioni al codice della strada e stato di ebbrezza. Gli ubriachi pizzicati alla guida sono passati dai 213 casi nel 2018, a 274 nel 2019.

IL PREFETTO
L’osservatorio permanente sugli incidenti è attivo ormai da oltre un decennio, ma da ieri è stato deciso di attivare un nuovo strumento di sensibilizzazione: la task force. «La sicurezza stradale - sottolinea il prefetto Adriana Cogode - è uno dei segmenti fondamentali della sicurezza dei cittadini. Per questo, le iniziative per contrastare e prevenire l’incidentalità stradale sono obiettivi strategici della Prefettura, anche sulla base delle indicazioni recentemente pervenute dal Ministro dell’Interno. Occorre pertanto mettere a sistema le attività ed i risultati raggiunti dai singoli enti coinvolti affinché si possa operare con il massimo impegno e la piena efficienza nel contrastare un fenomeno che, ancora oggi, costituisce una delle principali cause di mortalità giovanile, nonché fonte di gravi conseguenze per l’intera collettività».
L’INTESA

Di fronte all’analisi dei dati dell’osservatorio tutti ieri hanno concordato sull’esigenza di individuare «un sistema di interventi e di azioni integrate e coordinate volte a migliorare e incrementare la prevenzione e il controllo lungo la viabilità bellunese». «Il Prefetto ha proposto a tutti i presenti - spiegano da Palazzo dei Rettori - la definizione di una specifica intesa». Tutti hanno accettato e gli obiettivi da raggiungere sono vari.. Si tratta di sensibilizzare la comunità bellunese, e in particolare le giovani generazioni, sul tema della sicurezza stradale, fare prevenzione, organizzare iniziative e campagne di comunicazione contro la guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. E ancora: rafforzare l’attività coordinata di controllo sulle strade, operare una mappatura della viabilità provinciale al fine di individuarne i punti più critici. Poi avviare il monitoraggio degli incidenti stradali che avvengono in orario di lavoro, con particolare riferimento alle attività di autotrasporto. «L’intesa - conclude la Prefettura - sarà formalizzata a breve, sarà aperta alla partecipazione di tutti gli altri attori istituzionali a vario titolo interessati dalla problematica, anche sulla base delle esigenze che dovessero manifestarsi nell’ambito dei lavori dell’Osservatorio provinciale, che proseguirà nella propria azione di monitoraggio». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino