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VENEZIA - Un incidente ha fatto tremare i polsi dei passeggeri a bordo della linea 1 e della linea 6 dei vaporetti che ieri mattina, attorno alle 12, si sono scontrate all’altezza dei Giardini della Biennale. Uno scontro in cui, per fortuna, tutto è filato liscio, con le sole imbarcazioni costrette a riparare danni alla prua e al barcarizzo. L’impatto è accaduto alle 11.50, quando la linea 1 si stava staccando dalla fermata in direzione Lido, mentre, in direzione opposta, si era appena staccata la linea 6. Questione di qualche secondo e, come racconta Giuseppe Vianello, che si trovava a bordo della linea 1, il motoscafo avrebbe tagliato la strada al vaporetto: «Ho visto che il 6 stava attraversando la strada all’1 dove ero a bordo e gli ha tagliato la strada, così l’abbiamo preso in pieno». Secondo la ricostruzione del passeggero non c’è stato il tempo di riflettere: «Tutto è accaduto rapidamente, non c’è stato il tempo per fare marcia indietro e ho avuto paura che il “piccolo” potesse anche girarsi, da quanto è stato forte l’urto, io mi sono attaccato a dove ho trovato il primo appiglio per non cadere». Dopo l’incidente, subito l’equipaggio si è attivato per assicurarsi che non ci fosse l’esigenza di ricorrere ai soccorsi: «L’equipaggio si è subito recato all’interno del vaporetto per chiedere se qualcuno avesse bisogno di aiuto. Per fortuna nessuno si è fatto niente, a parte lo sgorlon (la forte scossa, ndr) preso».
La linea 1 ha poi proseguito regolarmente il tragitto verso la sua destinazione, senza incorrere nella necessità di fermare la barca.
Questo fa sì che gli abbordi in mare non possano sempre esser perfetti, con l’esigenza da parte dei preposti al comando di accertarsi sulle circostanze. Difficile quindi stabilire di chi possa esser la colpa perché il fatto che la linea 1 abbia centrato la linea sei fa propendere per l’ipotesi che il motoscafo fosse più veloce e quindi il vaporetto avrebbe dovuto cercare di fermarsi. Anche se, come testimonia il passeggero a bordo, pare che non vi sia stato il tempo per eseguire la manovra.
L’unica cosa che avrebbe potuto fare il pilota del vaporetto, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe stato quello di accostare più verso riva, ammesso che ne avesse spazio e tempo per farlo. Sta di fatto che fortunatamente, alla fine dell’incidente, nessuno si è fatto male, se non portarsi a casa un grande spavento, con la consapevolezza che sarebbe potuta andare peggio. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino