Mortale, l'investitore confessa: «Mi ero fermato, poi sono fuggito perché preso dal panico»

Carabinieri
FAEDIS - Si è costituito ai carabinieri l'automobilista che sabato sera ha travolto un uomo di 65 anni che andava in bicicletta a Faedis, che è morto...

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FAEDIS - Si è costituito ai carabinieri l'automobilista che sabato sera ha travolto un uomo di 65 anni che andava in bicicletta a Faedis, che è morto nell'impatto. Secondo quanto si è appreso, si tratterebbe di un uomo, di 31 anni, di Cividale, che si è presentato ai militari alcune ore dopo l'incidente sostenendo di essere fuggito perché preso dal panico. L'uomo ha riferito che al momento dell'incidente era solo in auto e di essersi fermato subito dopo aver investito il ciclista. Però, sotto choc, ha detto di essere fuggito quando ha capito che l'uomo era morto. Essendosi presentato spontaneamente alle forze dell'ordine entro 24 ore dal fatto nei suoi confronti non è scattato l'arresto: è dunque soltanto indagato per omicidio stradale colposo con l'aggravante dell'omissione di soccorso. Le indagini dei militari dell'Arma dovranno comunque confermare la versione del 31enne.


LA RICOSTRUZIONE
Faedis è rimasta sotto choc per la morte di Luigino Vanone. Il pensionato è deceduto dopo essere stato travolto da un'auto pirata poco dopo le 21 di sabato. Al momento dell'incidente Vanone era in bici e stava percorrendo via Udine: secondo la prima ricostruzione, probabilmente, stava rientrando verso la sua abitazione nella frazione di Ronchis, dove vive con le sue sorelle. A causa dell'impatto, è stato sbalzato per una decina di metri finendo nel fossato a bordo della carreggiata. Sul posto sono intervenute un'automedica e un'ambulanza. Purtroppo inutili si sono rivelate le manovre di rianimazione dei sanitari, che non hanno potuto far altro che decretare la morte dell'anziano.


In paese il 65enne era molto noto. Aveva collaborato con le Pro loco e dava sempre una mano nelle iniziative organizzate nel territorio. In passato aveva anche ricoperto il ruolo di arbitro della Lega Calcio Friuli Collinare. «Lo avevo visto in piazza proprio sabato mattina - ricorda il sindaco di Faedis Claudio Zani, che ha espresso la vicinanza dell'amministrazione alla famiglia -. Aveva fatto lavori socialmente utili più volte. Collaborava con le Pro loco di Faedis e di Campeglio e si dava molto da fare. Era sempre disponibile».

 

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Il Gazzettino