Laura, la mamma-postina morta in scooter: giallo sull'auto aziendale

Laura Zattarin, 36 anni, e il Piaggio delle Poste
MONSELICE - Si fa strada un terribile dubbio sull'incidente che martedì ha spezzato la vita alla mamma-postina di Este, Laura Zattarin, che domani avrebbe compiuto 37 anni: ...

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MONSELICE - Si fa strada un terribile dubbio sull'incidente che martedì ha spezzato la vita alla mamma-postina di Este, Laura Zattarin, che domani avrebbe compiuto 37 anni: emergono inquietanti novità sul perchè non avesse l'auto delle Poste invece di uno scooter per le consegne extra Comune.




Il pm di Padova Federica Baccaglini ha disposto un esame della salma (ancora non c'è dunque il nulla osta per i funerali). La 29enne P. P., alla guida della Hyundai contro cui s'è schiantata Laura col Piaggio delle Poste, è indagata per omicidio colposo come da prassi.







Gli inquirenti vogliono accertare eventuali responsabilità: ci sono ndagini in corso anche nei confronti delle Poste Italiane, che a loro volta hanno avviato verifiche interne. E' emerso un terribile dubbio: per coprire la tratta tra i diversi Comuni (come Monselice, Pernumia e San Pietro Viminario, dove consegnava la corrispondenza) dovrebbe essere obbligatorio lo spostamento in auto. Le conseguenze dell'incidente, in caso Laura fosse stata in auto, sarebbero sicuramente state meno gravi.



In attesa di una risposta, si è messa in moto la macchina della solidarietà. Nei 4 Comuni di Monselice, Pernumia, San Pietro Viminario e Este, ma anche tra i colleghi di tutta la Regione, sono nate numerose iniziative spontanee per dimostrare la vicinanza alla famiglia della giovane donna: al marito Massimo Zotto, ai loro due bambini di appena tre e sei anni, ma anche agli anziani genitori, che già hanno pianto la morte di altri due figli. Sono così partite alcune collette, per offrire un sostegno concreto, e non si contano nemmeno più le lettere di affetto inviate da tutta la Regione.



Anche il sindaco di Este Giancarlo Piva si rivolge alla famiglia: «In questo momento di immenso dolore, in cui le parole rischiano di dire sempre troppo poco, vi prego si sentire forte l'abbraccio della nostra città». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino