Incidente con 4 morti e due feriti. Sull'auto della strage nessun documento: il giallo dei morti senza nome

PADOVA/VICENZA - La Polstrada sta lavorando alla ricostruzione dell'esatta dinamica del tragico incidente di ieri - 20 maggio - a San Pietro in Gù, nel Padovano....

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PADOVA/VICENZA - La Polstrada sta lavorando alla ricostruzione dell'esatta dinamica del tragico incidente di ieri - 20 maggio - a San Pietro in Gù, nel Padovano. L'identità delle 4 vittime non è ancora stata accertata. Si sa soltanto che sono tutti cittadini stranieri.

La Strada statale 53 Postumia è rimasta chiusa al traffico a lungo, per consentire le complesse operazioni si soccorso, e successivamente di messa in sicurezza della strada. Sul posto sono intervenuti numerosi mezzi dei vigili del fuoco, 4 autoambulanze e due elicotteri del Suem 118.

I documenti si sono cercati ovunque all'interno dell'auto e negli abiti.

Nell'attesa che la Polizia stradale possa parlare con le due persone rimaste ferite, alle quali si dovrà dire quello che è successo, non sono al momento note le generalità delle sei persone che erano a bordo della Fiat Multipla, quattro delle quali sono purtroppo decedute. Unica certezza è che sono originari del Marocco.

Il conoscente 

Sul posto dell'incidente due ore dopo il sinistro si è presentato un uomo, anche lui marocchino, dicendo agli agenti che si erano rincorse voci su quanto accaduto e che probabilmente potrebbe conoscere qualcuno dei sei. Gli sono state mostrare le foto dei volti dei due deceduti. Ne ha riconosciuto uno, ma non ha saputo fornire l'indirizzo di residenza.

Dalla targa e dai documenti, la Fiat Multipla risulta intestata ad una cooperativa di Cologna Veneta, nel veronese. Partendo da questo dato certo, presumendo che i sei siano soci della coop, in queste ore gli agenti stanno cercando di dare una identità alle vittime potendo così informare i familiari ed effettuare quant'altro è necessario.

Con tutta probabilità un gruppo di lavoratori che stava ritornando a casa dopo una giornata di fatica terminata nel peggiore dei modi.

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Il Gazzettino