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BRUGNERA - Francesca Manfè, maratoneta e triatleta originaria di Sacile, due figli di 10 e 15 anni, è morta il 3 marzo scorso travolta da un'automobile mentre si allenava in via Prata a Tamai. Aveva 44 anni e abitava a Brugnera. Di omicidio stradale era chiamato a rispondere Carmelo Feltrin, 78 anni, al quale la Procura aveva contestato la recidiva della guida in stato di ebbrezza (1,08 grammi per litro il primo test; 0,94 il secondo). La difesa, rappresentata dall'avvocato Alberto De Zan, ha concordato con la Procura un patteggiamento che ieri è stato definito davanti al gup Monica Biasutti. All'automobilista, riconosciute le attenuanti generiche, è stata applicata una pena di due anni con il beneficio della sospensione condizionale. Revocata la patente di guida. È stato riconosciuto un concorso di colpa, seppur limitato, da parte della vittima, che correva nello stesso senso di marcia dell'auto, quindi di spalle.
LA SOFFERENZA
La famiglia Manfè era rappresentata dalla Giesse Risarcimento Danni. «La sofferenza dei familiari è ancora fortissima - hanno spiegato in una nota gli avvocati Debora Rallo e Luca Infanti Francesca stava correndo sul ciglio erboso, a lato della strada, quindi in sicurezza. Fa rabbia pensare che, se l'anziano non avesse bevuto, l'incidente forse non si sarebbe verificato». Francesca Manfè lavorava come impiegata a Maron di Brugnera. Figlia di Bruno Manfè, una vita nella politica e poi nel sindacato della Uil pensionati, era un'atleta molto forte. Nulla la fermava: maratone, gare di triathlon, scialpinismo, ferrate. Sposata, due figli che adorava, aveva gareggiato tra le fila dell'Atletica Edilmarket Friuli, poi era passata alla ReAction Triathlon di Pordenone e, infine, alla A3 Fotomeccanica Triathlon di Pederobba, con la cui maglia aveva affrontato i Mondiali di Triathlon di Nizza, arrivando terza nella sua categoria.
L'ALLENAMENTO
Il 3 marzo si stava allenando, quando in via Prata è stata travolta dalla Fiat Multipla di Feltrin.
Il Gazzettino