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PRATA - Rientrava a casa in moto, al termine di una giornata di lavoro nella sede principale della Friul Intagli. Poco prima delle 19 di martedì, 5 ottobre, in via Puja, a Maron, la tragedia. Roberto Maccan, 43 anni, capoturno e unico punto di riferimento per il fratello disabile e la nonna di 94 anni, con la sua Bmw Gs acquistata da poco si è scontrato con un’auto, una Toyota Aygon, impegnata in una manovra di svolta in via Zoppat e condotta da M.F., 51 anni, di Gaiarine. Un impatto violento, frontale. Il motociclista è stato sbalzato a 30 metri di distanza e a nulla sono valsi i tentativi di rianimazione praticati dal personale sanitario giunto a Maron con l’automedica e l’ambulanza. Dopo una ventina di minuti, il medico rianimatore ha dovuto arrendersi. In via Puja sono intervenuti anche i vigili del fuoco per rimettere in sicurezza la strada e i carabinieri del Radiomobile di Sacile, che si sono occupati dei rilievi. Una volta ottenuta l’autorizzazione del magistrato di turno, il sostituto procuratore Andrea Del Missier, la salma è stata portata in obitorio dalle onoranze funebri Frè.
LE INDAGINI
La data del funerale di Roberto Maccan non è stata ancora fissata.
IL DOLORE
La tragedia si è abbattuta su una famiglia già provata da tristi vicende e che faceva totalmente perno sull’operaio, che non si era ancora sposato. La tragica scomparsa del 43enne, che oltre ai familiari lascia anche la fidanzata, ha destato vasto cordoglio a Prata, dove era molto conosciuto e apprezzato. «Roberto frequentava assiduamente la nostra comunità parrocchiale e ci legava anche un rapporto di amicizia. Era il punto di riferimento del fratello e della nonna», ricorda don Pasquale Rea, che va spesso in casa Maccan per somministrare l’eucarestia all’anziana, ultranovantenne, di salute fragile e non più in grado di camminare. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino