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ORMELLE / SAN POLO - «Mamma sono andato a prenderti il gelato, fra poco arrivo». Ma a casa Gurtej Singh, 28enne residente a San Polo di Piave, non è mai giunto. Questo l'ultimo sms inviato alla madre dall'operaio indiano alla guida dell'Audi A3 finita fuori strada venerdì sera poco prima di mezzanotte lungo la provinciale Opitergina a Ormelle. In auto erano in quattro, tutti connazionali che stavano tornando da una serata tra amici a Oderzo: due sono deceduti, uno sta lottando tra la vita e la morte e il quarto, ferito, è ricoverato in gravi condizioni in ospedale. A perdere la vita assieme a Gurtej Singh è un altro indiano, Gurdeep Singh, di 35 anni, domiciliato a Bellaria Igea Marina, provincia di Rimini ma a quanto pare stabilitosi da qualche tempo a Ormelle. Gravissimo D.K., connazionale 26enne, meno preoccupanti le condizioni di D.V., 22 anni. L'auto su cui viaggiavano venerdì sera è finita sulla spalletta in cemento del passo carraio della ditta Poliplast. L'impatto è stato violentissimo ed è avvenuto proprio dopo il curvone che arriva da Oderzo, dove via Comunale di Colfrancui si interseca con via Armentaressa.
I PROFILI
Ventottenne, alto e simpatico, Gurtej Singh era un bellissimo giovane, arrivato con la sua famiglia a San Polo di Piave nel 2019. La famiglia risiede in un piccolo condominio alla fine di vicolo Casa Favorita, una laterale di viale della Repubblica.
I TRE AMICI DI CIMADOLMO
Pare che i tre vivessero a Cimadolmo, senza aver tuttavia portato qui la residenza. «Non li conoscevo personalmente, anche perchè se avevano solo il domicilio qui non c'è necessità di dichiarazione - dice il sindaco Giovanni Ministeri Quest'incidente è un episodio gravissimo. Continuo a fare appello alla prudenza quando si è in strada». Sempre positivo nei confronti della vita, a Gurtej Singh piaceva molto stare in compagnia degli amici. Si ritrovavano spesso per chiacchierare, mangiare qualcosa insieme. «Se avevi bisogno lo potevi chiamare anche a mezzanotte e lui c'era sempre per tutti» ricordano i suoi amici. «Gli piaceva tanto il gelato, spesso la sera usciva per andare a comprarne un po', poi lo portava a casa anche a sua mamma». Un pensiero gentile, un modo per far contenta la mamma che lo adorava. «È vero - dice Gigi Zanin, il titolare della gelateria El Geatin, in centro a San Polo di Piave - le persone di origine indiana amano parecchio il gelato. Ho moltissimi clienti indiani che vengono a prendersene una vaschetta piuttosto che un cono». Anche Gurtej era fra questi, da casa sua al Geatin sono pochi minuti a piedi, in breve tempo poteva assaporare quel gelato che amava tanto. La tragedia, con due giovani vite spezzate, ha colpito nel profondo la comunità indiana che vive fra San Polo ed Ormelle. È molto numerosa, gli uomini sono quasi tutti operai nelle imprese dalla zona. Sono indiani provenienti dallo stato federale del Punjab, che si trova nell'India del nord, al confine con il Pakistan. Sono di religione Sikh, più che essere un cognome il patronimico Singh indica la comunità. «Tutti gli uomini sono Singh, tutte le donne sono Kaur, segue poi il nome» spiegano. Ieri ed oggi i Sikh celebrano la ricorrenza religiosa più importante dell'anno: è Diwali, la festa delle luci, celebrazione della vittoria del bene sul male, nonché prosperità. Una festa molto sentita ad Ormelle, la comunità si apprestava a viverla in grande stile, i preparativi sono stati funestati dalla morte dei due giovani uomini. La notizia è giunta anche ai tanti Sikh che vivono all'estero, specie in Inghilterra.
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Il Gazzettino