«Incidente nucleare a Krsko», prova generale con Sms anche in Friuli

La centrale nucleare di Krsko, in Slovenia
Il 5 ottobre scorso, i sistemi di sicurezza nella centrale di Krsko - in Slovenia - hanno segnalato una piccola perdita di liquido refrigerante nel circuito interno....

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Il 5 ottobre scorso, i sistemi di sicurezza nella centrale di Krsko - in Slovenia - hanno segnalato una piccola perdita di liquido refrigerante nel circuito interno. L’impianto di produzione di energia attraverso la fissione nucleare si trova a meno di 300 chilometri dal confine friulano. L’Arpa, allora, ha monitorato per quattro giorni di seguito l’andamento delle radiazioni, non riscontrando anomalie. Ma è proprio per poter rispondere a questo genere di emergenza che anche in Friuli Venezia Giulia arriverà il test del sistema “It-Alert”, già provato per quanto riguarda le calamità naturali. Si partirà dal Piemonte, per poi estendere la sperimentazione dell’allerta anche al nostro territorio. Il calendario è già stato fissato, i primi squilli arriveranno già a partire da domani sui cellulari dei cittadini. E nella nostra regione riguarderanno anche un altro tipo di emergenza: l’incidente in degli impianti che trattano sostanze altamente pericolose. 


COME FUNZIONA


Il collasso di una diga, un incidente industriale rilevante e un incidente nucleare oltre i confini dell’Italia: sono le tre emergenze che verranno simulate, tra la fine di gennaio e gli inizi di febbraio, per i nuovi test di It Alert, il sistema di allarme pubblico di cui si sta dotando il nostro paese. I test, sottolinea il Dipartimento della Protezione Civile, interesseranno porzioni di territorio ristrette, sulla base dello scenario di rischio simulato, in Valle d’Aosta, Piemonte, Provincia Autonoma di Bolzano, Friuli Venezia Giulia, Emilia-Romagna, Liguria, Toscana, Lazio, Abruzzo, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. Come già avvenuto in occasione dei precedenti test, chi riceverà il messaggio non avrà nulla da temere e non dovrà fare nulla se non leggere il messaggio che rimanda alla pagina web del sito IT- alert, dove sarà possibile visionare il testo del messaggio reale che i cittadini riceverebbero in caso di allarme per quel determinato rischio. Le date dei test, ricorda ancora la Protezione Civile, potrebbero subire variazioni nel caso in cui dovessero esserci eventuali allerte meteo-idro o situazioni di emergenza in atto.


SOSTANZE A RISCHIO


Come detto, la prova servirà anche a rodare i meccanismi di risposta in caso di incidente con al centro una o più realtà produttive che trattano materiali o sostanze altamente pericolosi. La cosiddetta direttiva Seveso II (Direttiva 96/82/CE) è la norma europea tesa alla prevenzione ed al controllo dei rischi di accadimento di incidenti rilevanti, connessi con determinate sostanze classificate pericolose. La direttiva prevede specifici obblighi per i gestori di quegli stabilimenti in cui tali sostanze siano o possano essere presenti, in quantitativi superiori a specifici limiti di soglia stabiliti dalla Direttiva stessa. Ai fini dell’applicazione della direttiva Seveso le sostanze che risultano classificate come pericolose sono in via generale le sostanze tossiche e molto tossiche; comburenti; esplosive; infiammabili, facilmente infiammabili ed estremamente infiammabili; pericolose per l’ambiente. In Friuli Venezia Giulia questo specifico test sarà concentrato in una porzione ridotta della nostra regione ed esattamente i territori comunali di Visco, Aiello del Friuli, Palmanova e San Vito al Torre. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino