​Morto in moto, la telecamera gopro sul casco ha filmato tutto

Matteo Condadin
BELLUNO/ESTE - La verità dell'incidente che è costato la vita al centauro Matteo Condadin, 43 anni di Este, potrebbe essere nella telecamera gopro che è...

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BELLUNO/ESTE - La verità dell'incidente che è costato la vita al centauro Matteo Condadin, 43 anni di Este, potrebbe essere nella telecamera gopro che è stata sequestrata dalla polizia Stradale del distaccamento di Valle di Cadore. L'apparecchio era installato sul casco dell'amico che seguiva Matteo e avrebbe ripreso l'intera scena dell'incidente fino a cadere a terra dopo lo schianto.

 
IL FILMATO
È a disposizione della Procura, che ha aperto un fascicolo per omicidio stradale. Indagato l'amico di Matteo, il vicentino L.Z., 28enne di Lonigo, centauro che lo ha tamponato. Indagato come atto dovuto anche l'automobilista veneziano, che era alla guida dell'utilitaria che ha impattato lievemente contro Matteo, poi deceduto. Non è stato sequestrato invece il finto autovelox, il bidone dipinto di arancione e blu, sistemato da Ottorino Zandegiacomo a bordo strada. La polizia stradale quando è arrivata sul posto con il comandante, ispettore capo Stefano De Mas, non lo ha trovato. Nel corso delle indagini i poliziotti si sono rivolti al proprietario dell'abitazione di via Ligonto che aveva creato quel simulacro di autovelox. Zandegiacomo lo aveva all'interno, nel giardino di casa: non era più in strada. Gli agenti lo hanno fotografato misurato, ma non è scattato il sequestro. Il residente potrebbe rischiare, al momento, al massimo una sanzione amministrativa per l'occupazione del suolo pubblico, qualora venisse accertato che il velox finto fosse effettivamente vicino alla carreggiata. Poi ovviamente la posizione del residente sarà al vaglio della Procura. Ma, secondo quanto accertato dalla Stradale, non ci sarebbero ipotesi di reato. La Procura infine ha messo a disposizione dei famigliari la salma di Matteo.

L'INCIDENTE

Erano circa le 9 di venerdì quando è avvenuto lo schianto mortale a Auronzo. La comitiva stava transitando in via Ligonto, frazione Giralba, verso Passo Tre Croci, sulla sr 48 delle Dolomiti. All'altezza dell'agriturismo Tre Cime di Lavaredo Contadin, che era davanti in sella alla sua Touring-Bmw 1200 Gs, ha inchiodato. Una frenata improvvisa e inspiegabile, visto che su quel tratto rettilineo non c'erano ostacoli. L.Z, che su una Ducati Multistrada seguiva l'amico, è finito contro la Bmw. Il volo di Matteo è terminato a bordo strada, contro vecchio un fienile al civico 96, dopo aver colpito anche una utilitaria rossa che arrivava dalla direzione opposta. Ad essergli fatale il colpo contro il muro: è morto nel trasporto all'ospedale di Treviso. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino