Lo schianto in moto e la morte, l'ultima gioia di mamma Elena: «Qualcuno ora vede con le cornee del mio Gio»

Giordano Sanginiti
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MIRANO - «C’è qualcuno nel mondo che adesso vede attraverso le cornee di Gio. Che bella cosa: qualcosa di vivo e di lui é ancora qui». Sono le parole commosse di Elena Pasco, la mamma di Giordano Sanginiti, l’appena ventunenne di Mirano rimasto vittima di un tragico incidente stradale il 4 febbraio scorso.

Nei giorni scorsi, infatti, ai familiari del ragazzo è arrivata una lettera dalla Fondazione Banca degli Occhi nella quale la meritoria Onlus li ringrazia per la donazione delle cornee che hanno autorizzato, “un atto di generosità e grande sensibilità che riaccende la speranza di tornare a vedere in molte persone”, ma soprattutto li informa dell’esito positivo: “i tessuti oculari sono stati destinati al trapianto”.

Un ringraziamento che peraltro fa seguito a quello del Coordinatore regionale per i trapianti della Regione Veneto dott. Giuseppe Feltrin, che pure, a nome di tutto li personale del Coordinamento Trapianti dell'Azienda Ospedaliera di Padova, e del Sistema Regionale Trapianti, ha tenuto a esprimere alla famiglia “gratitudine e rispetto per la generosità e la solidarietà dimostrate con l'atto della donazione dei tessuti di Giordano”, che ha donato anche le valvole cardiache e i tessuti ossei.

Con l’augurio che “questo gesto di altruismo diventi presto per voi fonte di conforto e consolazione, come lo è per molte altre persone che hanno vissuto quest’esperienza: attraverso questa donazione avete concretamente aiutato i tanti malati in attesa di trapianto, ed avete permesso loro di beneficiare della terapia più idonea” conclude il coordinatore regionale.

Com’è tristemente noto, il giovane è caduto con conseguenze fatali dalla sua moto a causa di una delle tante buche della dissestata “nuova” Strada del Santo, nel Padovano, che stava percorrendo, e i suoi cari, che sono assistiti da Studio3A, stanno lottando anche per rendergli giustizia: dopo il loro esposto, la Procura di Padova ha aperto un procedimento penale per omicidio stradale a carico di due funzionari di Veneto Strade, l’Ente proprietario della strada, e si è in attesa dei risultati dell’incidente probatorio disposto dal Gip del tribunale patavino per accertare l’esatta dinamica, le cause e tutte le responsabilità del sinistro.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Il Gazzettino