Il papà di Simone, morto nell'incidente a Chioggia: «Aveva deciso di riprendere gli studi. É il momento più triste della nostra vita»

Il giovane ha investito una 22enne francese sulle strisce e tentando di evitarla è andato a sbattere contro un palo

Simone Matterazzo con il papà
PIOVE DI SACCO (PADOVA) - «Simone era un ragazzo solare e con la grande passione per i motori, tanto che a casa era sempre impegnato a studiare le parti meccaniche»....

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PIOVE DI SACCO (PADOVA) - «Simone era un ragazzo solare e con la grande passione per i motori, tanto che a casa era sempre impegnato a studiare le parti meccaniche». Distrutto dal dolore, parla così del suo ragazzo Pietro Matterazzo, il padre di Simone, il giovane piovese di 19 anni, che a Chioggia ha prima travolto in moto una turista francese e si è poi schiantato pochi metri più avanti, perdendo la vita. «Ci siamo trovati dentro una tragedia che nessun genitore e nessun familiare dovrebbe vivere. É iniziato il periodo più triste della mia vita. Simone avrebbe compiuto 20 anni domenica», aggiunge Pietro sostenuto dall'affetto della moglie Alberta e delle due figlie più grandi, le gemelle Sofia e Giorgia. E proprio domenica in casa Matterazzo si sarebbe dovuto festeggiare il compleanno del più piccolo. «Aveva deciso di riprendere e terminare gli studi proprio nel settore della meccanica al Bernardi di Padova e per l'estate si era procurato un lavoretto che svolgeva con passione in una officina meccanica», aggiunge il papà.

Animatore e scout

«É un dolore di tutti quello per la morte di Simone, perché se anche la nostra è una città di ventimila abitanti, tuttavia la rete di relazioni sociali è piuttosto stretta», spiega il sindaco Lucia Pizzo. La prima cittadina aggiunge anche che «questi fatti drammatici confermano le necessità di lavorare a stretto contatto con il mondo dello sport e della scuola per fare azioni educative nei confronti dei giovani sui comportamenti corretti da tenere sulle strade, cosa che stiamo facendo già da diversi anni in collaborazione con la associazioni sportive e la polizia locale». Don Giorgio De Checchi, parroco di Sant'Anna, quartiere dove in via Beolco risiede la famiglia Matterazzo, ricorda che «Simone è stato uno dei primi bambini battezzati da me quando sono arrivato a Piove».
«Tutta la famiglia è presente nella vita comunitaria della parrocchia: Simone è stato per alcuni anni aiuto animatore e anche scout come le sorelle maggiori. Con loro concorderemo le modalità con le quali la parrocchia può essere presente per star loro vicini in questo momento. Già nella messa del mattino li abbiamo ricordati, mentre molti dei giovani che domenica partiranno per la Giornata Mondiale della Gioventù hanno espresso il loto dispiacere di non poter essere probabilmente presenti alle esequie, che peraltro non sono state ancora fissate».

Il calcio

É tutto il mondo del calcio piovese a piangere per la morte del giovane, che oltre alla passione per la moto, era anche un talento del pallone. Da bambino e poi da adolescente aveva militato nella Piovese Calcio, il club cittadino che costituisce un po' il vivaio per molte squadre del territorio. «Sono rimasto impietrito alla notizia della morte di Simone - dice Giorgio Mattiacci per molti anni responsabile del settore giovanile - Era un ragazzo molto esuberante, ma capace di fare squadra e sapeva aggregare intorno a sé tutto il team», aggiunge Mattiacci, che sottolinea il valore educativo del calcio. «Sono stato per molti anni insegnante di scienze motorie e credo fermamente nel valore educativo dello sport, a Piove abbiamo sempre insegnato la tecnica calcistica insieme ai valori civici necessari per vivere in una comunità». Profondo dolore per la scomparsa improvvisa di Simone Matterazzo viene espresso da Tito Crocco che è stato suo allenatore per un anno nei giovanissimi. «Giocava a centrocampo come mediano o interditore, il più arretrato», spiega l'ex allenatore mentre non riesce a trattenere l'emozione ricordando il giovane calciatore. 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino