Schianto mortale lungo il Terraglio, Ronnie Levacovic: «Non ricordo nulla»

PREGANZIOL - Non ricorda nulla dell’incidente del 24 marzo lungo il Terraglio, a Preganziol, in cui con la sua Bmw ha tamponato l’utilitaria su cui viaggiavano...

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PREGANZIOL - Non ricorda nulla dell’incidente del 24 marzo lungo il Terraglio, a Preganziol, in cui con la sua Bmw ha tamponato l’utilitaria su cui viaggiavano Mara Visentin e Miriam Cappelletto, di 63 e 51 anni, morte sul colpo. Ronnie Levacovic, il 25enne rom che da quella sera è ricoverato in terapia intensiva al Ca’ Foncello, ha subito dei seri danni neurologici, tanto che, oltre ad aver dimenticato tutto ciò che è successo dal momento in cui è salito in macchina a quello in cui ha iniziato a risvegliarsi in ospedale, non riconosce neppure uno dei due figlioletti. Per proseguire la riabilitazione neurologica, appena le sue condizioni lo consentiranno, sarà trasferito in un centro specialistico. 


LE CONDIZIONI

Con il suo difensore, l’avvocato Francesco Murgia, ancora non è stato in grado di confrontarsi e nulla sa al momento delle due vittime e dell’inchiesta a suo carico. I medici, e gli stessi familiari, hanno chiesto al legale di aspettare: il giovane non può sostenere in questo momento il racconto di quello che è successo. «Il mio assistito è in condizioni psicofisiche estremamente gravi – sottolinea Murgia – Neppure con me è in condizione di fornire nessun contributo per chiarire gli avvenimenti». Con le due occupanti dell’altra auto morte sul colpo e il giovane rom parzialmente sedato e con pesanti vuoti di memoria, la ricostruzione strettamente tecnica della dinamica del sinistro diventa fondamentale. Ieri in mattinata si è svolto il giuramento del perito a cui la Procura ha affidato la perizia cinematica sui mezzi, l’ingegner Pierluigi Zamuner. L’attività vera e propria inizierà il 20 aprile nell’autosoccorso di Casale dove sono custoditi i mezzi sotto sequestro; tanto il legale dell’indagato, quanto quelli delle parti offese hanno a loro volta nominato dei propri consulenti. L’avvocato Murgia si è affidato al perito Nicola Dinon, mentre le due parti offese, rappresentate dall’avvocato Andrea Piccoli per i familiari di Mara Visentin e dalla collega Simona Bassi per quelli di Miriam Cappelletto, hanno scelto Mario Piacenti e Paolo Coral. 

 


GLI ACCERTAMENTI

Non un incidente probatorio, quindi, una perizia cinematica che consente a tutte le parti coinvolte di seguire la vicino gli accertamenti. «L’attività che verrà svolta è essenziale nel comprendere da un lato la dinamica dell’evento – commenta il legale dell’indagato - dall’altra i ruoli che i singoli soggetti coinvolti hanno avuto nel tragico avvenimento, dall’altro ancora calibrare e comprendere le letture giuridiche più appropriate in ordine ai profili di responsabilità che ne possono derivare». No dunque a dare giudizi affrettati, ammonisce Murgia: «Che altro non sono, al momento, che illazioni. C’è una serie di fattori che vanno presi in considerazione e che riguardano il comportamento proprio, quello altrui, le condizioni psicofisiche di chi è rimasto coinvolto in questa tragedia, i fattori ambientali come le condizioni del fondo stradale, la visibilità, la luminosità e così via. Pur nella sua tragicità, questa vicenda deve ancora essere compresa». 

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Il Gazzettino