Muore a 53 anni nel terribile schianto frontale tra due camioncini

Ferrante Battistin aveva 53 anni
SERNAGLIA DELLA BATTAGLIA - Terribile incidente di prima mattina a Sernaglia della Battaglia nell'orario  dell'inizio di una giornata lavorativa. Il bilancio...

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SERNAGLIA DELLA BATTAGLIA - Terribile incidente di prima mattina a Sernaglia della Battaglia nell'orario  dell'inizio di una giornata lavorativa. Il bilancio è pesante secondo i primi riscontri: un morto e due feriti. Ma ci sono state anche fonti che subito hanno riferito di due persone decedute nello schianto. La persona deceduta è un uomo di 52 anni che si trovava a bordo di uno dei due furgoni: è morto in seguito alla collisione del mezzo con un veicolo dello stesso genere. Secondo la prima ricostruzione delle forze di polizia si è appunto trattato di uno scontro frontale in un tratto di strada rettilineo. 


A scontrarsi frontalmente un camion frigo Iveco guidato da L.L., un 52enne di Pordenone, il più grave dei due feriti, e un furgone adibito al trasporto di ghiaia guidato da Ferrante Battistin, 53enne di Vidor ma originario di San Stino di Livenza. Al suo fianco T.G., 45 anni di Valdobbiadene.

Il furgone di Ferrante procedeva da Vidor in direzione di Pieve di Soligo, il camion frigo dall'opposta direzione di marcia e improvvisamente, in base a quanto è stato accertato, ha invaso la corsia di sinistra. Si tratta di una strada che invita a correre e dove spesso gli automobilisti pigiano sull'acceleratore. Il boato dell'impatto, violentissimo, tra i due mezzi, è stato sentito distintamente da alcuni residenti della zona, i primi ad accorrere e a dare l'allarme al Suem e alle forze dell'ordine. Il furgone e il camion frigo sono finiti entrambi fuori strada, riducendosi ad un ammasso di lamiere. Medici e infermieri del Suem 118, giunti sul posto con ambulanze e l'elisoccorso, non hanno potuto far molto per salvare la vita a Ferrante Battistin. Inutile ogni tentativo di rianimare il 53enne, morto per le gravissime lesioni riportate nell'incidente. 

«Una persona riservata e buona». A San Stino di Livenza, dove vivono i famigliari di Ferrante Battistin, c'è incredulità. Il 53enne fino al 1994 viveva in via Fosson, nella casa materna. «Aveva 30 anni quando si sposò, cambiando quindi residenza - ricorda la sorella, Luana, che vive a Sant'Alò di San Stino - mio fratello ha vissuto nella casa dei nostri genitori, poi si è trasferito a Vidor. E' sempre stato un gran lavoratore. Quando viveva qui si alzava al mattino presto per andare a nei campi. Lavorava come trattorista a Motta di Livenza, per poi rientrare la sera tardi». Un colpo duro per l'intera famiglia Battistin, composta da ben 5 fratelli: oltre a Luana e Ferrante anche Fedora che vive a San Stino, Maria a Pordenone e Alfio ad Annone Veneto. Nella vecchia casa di via Fosson vive la mamma, Vittorina, che da tempo è vedova. Difficile ieri per i figli trovare il modo per raccontarle la terribile tragedia. «Ferrante è sempre stato un amico di tutti - racconta Enrico Bidoggia, albergatore sanstinese che lavora a due passi da casa Ferrante - Si è sempre distinto per essere una persona buona. Ricordo che per noi tutti era davvero un ragazzo modello, da prendere ad esempio. Alto è slanciato, un po' come tutti i Battistin. Da quando si è sposato non lo abbiamo più visto in paese».

Poco dopo le 7 del mattino l'incidente mortale è avvenuto lungo la provinciale 34. I vigili del fuoco sono piombati sul posto poche decine di minuti dopo e sono rimasti impegnati nella difficile operazione di estrazione di due persone all'interno di un mezzo, rimaste imprigionate nell'abitacolo. Per Battistin non c'era più nulla da fare, gli altri due feriti sono stati trasportati uno all'ospedale Ca' Foncello di Treviso in gravi condizioni, l'altro a Conegliano. Sul posto il Suem e i pompieri di Conegliano e Montebelluna

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Il Gazzettino