Tragedia di Castelfranco. Gli amici: «L'investitore era sotto choc, ha messo una maglietta sotto la testa di Kevin che stava morendo»

Kevin Carraro, parlano gli amici della vittima. L'investitore sotto choc
CASTELFRANCO - «Era sotto choc, quando è sceso dall'auto ha corso verso Kevin in lacrime e gli messo una maglietta sotto la testa». L'investitore del...

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CASTELFRANCO - «Era sotto choc, quando è sceso dall'auto ha corso verso Kevin in lacrime e gli messo una maglietta sotto la testa». L'investitore del 17enne di Villarazzo è poco più grande della vittima: ha 20 anni, è un neopatentato e abita a Resana. E stando ai primi riscontri degli investigatori non aveva assunto droghe e il suo tasso alcolemico era pari a zero. Nessun bicchiere dunque prima di mettersi al volante. Sarà comunque indagato per omicidio stradale e sottoposto agli esami tossicologici di rito. Poi sarà la Procura, che ha aperto un fascicolo sull'incidente, a stabilire le eventuali responsabilità. Di certo c'è che il giovane, prima di tamponare Kevin Carraro, ha sfanalato e suonato il clacson prima di superare il gruppetto di amici che si trovava lungo il cavalcavia di via Lovara. Tutti i ragazzini si sono messi in fila indiana sulla destra, Kevin invece, stando a una prima ricostruzione, è scattato sulla sinistra essendo già in mezzo alla carreggiata. Una manovra fatale che non ha permesso al 20enne di evitare l'impatto. Gli inqurenti dovranno valutare anche a che velocità viaggiasse, un particolare non di poco conto per stabilire l'esatta dinamica del sinistro.


LA DISPERAZIONE
«Il conducente si è fermato subito dopo lo schianto - raccontano gli amici di Kevin, tornati ieri mattina sul luogo del sinistro - Ci ha detto di stare fermi, sulla destra della carreggiata. Ed è corso in auto, dove si trovavano altri tre ragazzi, per prendere una maglietta che poi ha messo sotto la testa di Kevin. Era agitato quanto noi, sotto choc, così come i suoi tre amici che erano nella Jeep». Il 17enne, dopo l'impatto, ha perso conoscenza dopo pochi secondi, giusto il tempo di incrociare lo sguardo con uno degli amici che era in bicicletta con lui lungo il cavalcavia. «C'era sangue dappertutto - ricorda Gabriè, uno dei ragazzi che si trovava proprio dietro a Kevin e che, suo malgrado, è uno dei testimoni oculari della tragedia - Ma i sanitari del Suem 118 ci hanno detto che il suo cuore batteva. Hanno provato a rianimarlo per quasi un'ora. E noi siamo rimasti lì, fermi, e abbiamo sperato fino all'ultimo che ce la potesse fare».


I SOCCORSI


Quando era da poco passata la mezzanotte e mezzo, al Suem 118 è arrivata la richiesta di intervento: «Abbiamo telefonato noi ai soccorsi e sul posto è arrivata subito anche una pattuglia della polizia stradale - continua Gabriè - Non posso dire di chi sia stata la colpa, se l'auto procedesse troppo velocemente, oppure se c'è stata una manovra sbagliata. Resta il fatto che Kevin non è più con noi e non si meritava di finire la sua vita ad appena 17 anni. Voleva diventare un artista del parkour. Resterà nei nostri ricordi». Parole che sono state riferite anche agli agenti della polizia stradale che, sul posto, hanno parlato sia con gli altri amici di Kevin che con il 20enne di Resana e i tre ragazzi che erano in auto con lui. L'investitore è stato anche sottoposto all'alcoltest, risultato negativo. Ciò non toglie che un esame più approfondito sul sangue è stato già disposto dalla Procura. Il fascicolo è in mano al sostituto procuratore Francesca Torri. L'autopsia non verrà effettuata e il nulla osta per la sepoltura di Kevin Carraro dovrebbe essere rilasciato già questa mattina, al termine di un semplice esame esterno. Non appena arriverà una prima relazione della Polstrada sull'accaduto, in base ai rilievi effettuati in via Lovara, il magistrato valuterà se disporre o meno una perizia cinematica per fugare ogni dubbio sulla dinamica del sinistro e stabilire, oltre all'esatto punto d'impatto, anche la velocità della Jeep. Al vaglio, in questo senso, anche le telecamere di sorveglianza installate in zona: potrebbero aver ripreso l'auto del 20enne prima che imboccasse il cavalcavia dando magari qualche indicazione in più sulla condotta di guida. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino