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VIDOR - «Voglio giustizia per mia moglie. Non si può uccidere così una persona, correre in quel modo come se la strada fosse una proprietà privata. E senza neppure una parola di scuse. Non perdonerò mai chi ha fatto tutto questo». A parlare è Musa Jenaj, il marito di Edlira Alicka, la 55enne di origini albanesi residente a Vidor che il 20 febbraio scorso è morta in seguito a un tragico incidente lungo la provinciale 34 a Sernaglia della Battaglia, vicino al distributore B Oil. A tamponare la sua Mercedes Classe A è stato Giannino Canzian, 84enne di Conegliano, noto imprenditore che fino a un anno e mezzo fa ricopriva il ruolo di amministratore unico (poi ha passato il testimone alla figlia, ndr) della Roberto Industria Alimentare srl, azienda di Susegana leader nella produzione di tramezzini, grissini e prodotti panificati in genere.
IL SINISTRO
L'uomo, che nell'impatto è rimasto ferito in maniera lieve assieme al passeggero che viaggiava con lui nel suo Audi A8, è stato iscritto nel registro degli indagati per l'ipotesi di reato di omicidio stradale.
L'INDAGINE
Il pm nel frattempo ha disposto il sequestro dei mezzi, effettuato dai carabinieri di Pieve di Soligo che hanno effettuato i rilievi. Sta inoltre valutando l'affidamento a un proprio consulente tecnico di una perizia cinematica per ricostruire con esattezza la dinamica, le cause e le responsabilità del sinistro, anche se il magistrato può disporre anche dei filmati, già acquisiti, delle telecamere di sorveglianza del distributore, da cui però non si può calcolare la velocità dei mezzi. L'autopsia non è invece stata disposta, tanto che il nulla osta è stato subito rilasciato: i funerali di Edlira, per volere dei familiari, si celebreranno infatti oggi a Valona, dove la 55enne è nata. «Mia moglie non meritava questo destino - conclude Musa Jenaj - So che sarà un percorso lungo e difficile, ma andrò fino in fondo affinché emerga tutta la verità e con essa tutte le responsabilità».
Il Gazzettino