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AZZANO DECIMO - Stavano rientrando a casa dopo aver trascorso una domenica insieme. La gita si è trasformata in tragedia quando alle 19.40 del 30 gennaio in A28, tra Villotta ed Azzano Decimo, un incidente stradale è costato la vita a due cugine trevigiane che viaggiavano sulla stessa auto. Dietro, sui sedili posteriori, c'erano due sorelline di 2 anni e mezzo e di pochi mesi. Entrambe le bambine sono ferite: la più piccola è condizioni molto gravi (emorragia bilaterale) e si trova nel reparto di Terapia Intensiva neonatale, la più piccola invece non è in pericolo di vita ed è ricoverata nel reparto di Pediatria.
Incidente mortale in A28: cosa è successo
La loro Fiat Panda stava procedendo da Villotta verso Conegliano quando è stata urtata violentemente da un Land Rover, alla cui guida c'era il 61enne Dimitri T., imprenditore bulgaro del ramo trasporti con la ditta a Chions, residente a Pordenone poi fuggito. L'uomo è accusato di omicidio stradale colposo plurimo aggravato, omissione di soccorso, fuga. La Land Rover avrebbe prima tamponato una Fiat 500, sulla quale viaggiavano i genitori della 25enne rimasta vittima, e, con il veicolo ormai fuori controllo, si sarebbe poi schiantato contro la Panda che li precedeva. L'urto è stato tremendo.
Causa l'incidente e scappa: era ubriaco
Il Defender è finito ruote all'aria in mezzo alla carreggiata, ma il conducente, seppure ferito, è riuscito a dileguarsi tra i campi (è stato poi rintracciato dai poliziotti che, su disposizione del magistrato di turno, hanno dichiarato il suo fermo e quindi l'arresto per omicidio stradale plurimo aggravato, omissione di soccorso e fuga), l'utilitaria è andata completamente distrutta. Il conducente del Defender, da quanto si apprende, era ubriaco alla guida. Questo il risultato dell'alcoltest, effettuato al momento dell'arresto, poche ore dopo l'incidente: aveva un tasso alcolico oltre tre volte il consentito. E' stato portato in carcere a Udine.
Cugine morte: chi sono le vittime dell'incidente
Conducente e passeggera, due cugine, erano già morte all'arrivo dei soccorritori del 118: si tratta di Jessica Fragasso, 20 anni, residente a Mareno di Piave, e Sara Rizzotto, 26 anni, di Conegliano.
Sotto shock gli occupanti della Fiat 500, che hanno visto tutta la scena. Per calmarli è stato necessario l'intervento degli agenti della Polizia stradale e del personale del 118. Entrambi sono stati poi trasferiti all'ospedale per accertamenti. Nel frattempo erano scattate immediatamente le ricerche dell'automobilista che avrebbe causato il sinistro. L'uomo, seppure contuso, è riuscito a scappare saltando la rete che divide l'autostrada dalla vicina campagna. La sua fuga è durata poco: gli agenti, che nel frattempo avevano raccolto tutta una serie di indizi sul suo conto, lo hanno bloccato non molto distante dal luogo dove si era verificato l'incidente mortale.
AUTOSTRADA CHIUSA
Il tratto autostradale tra Villotta e Azzano Decimo in direzione Conegliano è stato immediatamente chiuso. Anche lo svincolo di Villotta è stato interdetto alla circolazione da parte del personale di Autovie Venete. La situazione è tornata alla normalità dopo la mezzanotte, quando i rilievi sono terminati e i tre veicoli incidentati sono stati rimossi dalla sede stradale.
Il Gazzettino