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SAN DONA' DI PIAVE - Non ci stanno che la colpa sia addossata tutta alla figlia che è morta nell'incidente assieme ad un amico, ritengono che ci siano responsabilità anche a carico del conducente della seconda vettura coinvolta nello schianto che a sua volta ha perso la vita. Tutto è esploso quando i familiari hanno ricevuto la lettera dall’avvocato di controparte che li invitava a una negoziazione assistita “per risolvere in via amichevole la controversia", nel tentativo di addossare tutta la colpa alla loro ragazza coinvolta nell'incidente del 15 dicembre 2019, in cui hanno perso la vita tre giovani. Tre giovani vittime, tra i 20 e i 25 anni, la cui vita è stata stroncata nello stesso istante a bordo di due automobili. Ecco chi erano: Chiara Brescaccin, 23 anni, la giovane cuoca che sognava una vita con il fidanzato. Matteo Gava, il cameriere 20enne che stava tornando a casa dai genitori finito il turno di lavoro e Giulia Bincoletto, la 25enne che lavorava all'outlet di Noventa e stava rientrando da una festa di laurea. I primi due a bordo di un'auto, mentre Giulia viaggiava sulla seconda vettura.
Ad intervenire ora sono i genitori di Chiara Brescaccin che quella notte alle 2.20 percorreva in auto via Martiri delle Foibe nel territorio di San Donà assieme a Matteo Gava seduto nel posto del passeggero quando si è scontrata con l'auto che proveniva in direzione opposto condotta a Giulia Bincoletto.
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Il Gazzettino