Tragedia sulle Piccole Dolomiti, cadono in un canalone: muore vigile di 26 anni, ferita grave la compagna di cordata

L'incidente al Vajo dell'Acqua vicino al Rifugio Cesare Battisti alla Gazza, a circa 1.300 metri di quota

Tragedia sulle Piccole Dolomiti, il rifugio Battisti da cui sono partiti (da montagnando.it). Nel riquadro Andrea Callegaro, la vittima
RECOARO (Vicenza) - Tragedia sulle Piccole Dolomiti nel primo pomeriggio di oggi 16 marzo: un 26enne di Schio è morto e la sua fidanzata, compagna...

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RECOARO (Vicenza) - Tragedia sulle Piccole Dolomiti nel primo pomeriggio di oggi 16 marzo: un 26enne di Schio è morto e la sua fidanzata, compagna di cordata, è rimasta ferita sulle montagne del Vicentino. I due, secondo una prima ricostruzione, erano al Vajo dell'Acqua nelle vicinanze del Rifugio Cesare Battisti a circa 1.300 metri di quota, in territorio di Recoaro Terme.

Mentre percorrevano uno dei canaloni della zona sono caduti: lui, dopo un volo di una cinquantina di metri, è morto per le ferite riportate. L'allarme è stato dato dalla fidanzata che è stata portata a valle dal Soccorso alpino, per essere poi ricoverata a Vicenza.  La vittima è un giovane agente della polizia locale di Thiene, Andrea Callegaro, residente a Schio.

La dinamica 

L'incidente è avvenuto poco dopo le 13 nel Vaio dell'acqua, Catena delle Tre Croci, sulle Piccole Dolomiti. La coppia, lui 26 anni di Schio, lei 25 di Piovene Rocchette, dopo essere partita dal Rifugio Battisti alla Gazza, stava risalendo verso la cima del Monte Zevola, con presenza di neve dura a seguito del forte vento di ieri e della recente pioggia, quando all'altezza della strettoia, dove il Vaio Battisti si interseca con il Vaio dell'acqua, entrambi i ragazzi sono scivolati ruzzolando per un centinaio di metri.

Scattato l'allarme attorno alle 13, su segnalazione di due persone nelle vicinanze che avevano udito le grida e li hanno raggiunti, sul posto sono stati sbarcati equipe medica e tecnico di elisoccorso dell'elicottero di Verona emergenza, poi volato al Rifugio per imbarcare una squadra del Soccorso alpino di Recoaro-Valdagno in supporto. Medico e infermiere hanno prestato le prime cure urgenti al giovane, apparso in gravissime condizioni, tentando a lungo le manovre di rianimazione, purtroppo invano. Stabilizzata per un possibile politruma, la ragazza è stata imbarellata, recuperata dall'eliambulanza con un verricello e trasportata all'ospedale. L'elicottero è poi tornato nel Vaio dell'acqua e ha provveduto a riportare al Rifugio la salma e i soccorritori rimasti a vegliarla nel canale.

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Il Gazzettino