Operaio ucciso dal camion in retro, indagati per omicidio i vertici Pittarello Spa e non il camionista

Lo stabilimento Pittarello dove è stato travolto Gabriele Carraro
PADOVA - I vertici di Pittarello Spa sono indagati per la tragica morte sul lavoro di Gabriele Carraro, nello stabilimento dell'azienda in Padova. Il pm ha disposto...

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PADOVA - I vertici di Pittarello Spa sono indagati per la tragica morte sul lavoro di Gabriele Carraro, nello stabilimento dell'azienda in Padova. Il pm ha disposto l’autopsia sulla salma dell'operaio deceduto ha iscritto nel registro degli indagati i quattro amministratori della società. Sotto inchiesta, quindi, non il conducente del camion in retromarcia che il 13 gennaio ha travolto l'operaio, ma i massimi responsabili della Pittarello Spa.


 Gabriele Carraro,  56enne di Legnaro, dipendente della nota azienda di calzature, è morto il 15 gennaio, dopo due giorni di agonia, in seguito al terribile incidente successo lunedì 13 gennaio all’interno dello stabilimento della ditta di via Austria. Oggi, mercoledì 22 gennaio 2020, il Sostituto Procuratore ha formalmente disposto l’autopsia sulla salma della vittima. L’accertamento dovrà non solo chiarire le cause del decesso, e quindi confermare che ad essere fatale alla vittima è stato l’urto contro il posteriore del mezzo pesante impegnato in una manovra di retromarcia, ma, attraverso la puntuale individuazione delle lesioni, dovrà anche dare un importante contributo ai fini della ricostruzione della dinamica dell’incidente, trattato in tutto e per tutto come infortunio sul lavoro.

Nel registro degli indagati, infatti, non figura il nome dell’autotrasportatore che ha travolto Carraro ma quello degli amministratori della Pittarello Spa: Giuseppe, 67 anni, Mauro, 48 anni, Lucio, 61 anni, e Gianni Pittarello, 73 anni. Tutti residenti nel Padovano. Ai quattro imprenditori viene contestato il reato di omicidio colposo aggravato dalla violazione delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro. Quindi, non si procede per omicidio stradale ma per incidente mortale sul lavoro, ed evidentemente il magistrato, sulla scorta del rapporto degli ispettori dello Spisal, ritiene che nell'azienda vi siano state carenze sul fronte della sicurezza.


La famiglia, chiusa nel suo dolore, ha già chiarito di non voler in alcun modo entrare, tanto più in questa delicata fase dell’inchiesta, nella dinamica e nelle responsabilità della tragedia, ma di riporre piena fiducia nella magistratura e nei propri patrocinatori: la moglie, il figlio e la sorella della vittima sono rappresentati dall’avv. del Foro di Padova, Prof. Alberto Berardi, unitamente a Studio3A-Valore S.p.A. società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini.


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Il Gazzettino