Tragedia di Gorgo: Mikele Tatani operato e trasferito a San Vito, è fuori pericolo di vita. Il 19enne era alla guida della Bmw

Il 3 marzo scorso morirono nello schianto la sua fidanzata, la 19enne Eralda Spahillari, che l'amica 17enne Barbara Brotto

Tragedia di Gorgo: Mikele Tatani operato e trasferito a San Vito, è fuori pericolo di vita. Il 19enne era alla guida della Bmw
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PRAVISDOMINI - Mikele Tatani non è più in pericolo di vita. Il 19enne di Pravisdomini, che si trovava alla guida della Bmw 420 che a 140 chilometri all'ora si è schiantata contro un platano a Gorgo al Monticano il 3 marzo scorso uccidendo sul colpo sia la sua fidanzata, la 19enne Eralda Spahillari, che l'amica 17enne Barbara Brotto, è stato trasferito nei scorsi dall'ospedale Ca' Foncello di Treviso a quello di San Vito al Tagliamento. I medici sono riusciti a salvargli entrambe le gambe (ne era stata prospettata l'amputazione in seguito alle ferite riportate dopo l'incidente, ndr) ma ancora non sono in grado di stabilire se il giovane potrà riprendersi completamente: si è risvegliato dal coma, ma al momento è ancora tenuto sotto sedazione profonda per un gravissimo trauma cranico. Per avere un quadro completo della sua situazione clinica serviranno settimane.


LE INDAGINI
Il sostituto procuratore Gabriella Cama, titolare del fascicolo aperto per omicidio stradale che vede iscritti nel registro degli indagati sia il 19enne che Gezim Qerosi, 18enne di Annone Veneto che guidava la Volkswagen Polo, con a bordo altri quattro amici della comitiva, urtata dalla Bmw durante un sorpasso prima di uscire di strada, nei prossimi giorni conferirà l'incarico per una perizia cinematica che chiarisca la dinamica del sinistro. Un accertamento irripetibile che dovrebbe spiegare come si siano svolti i fatti e stabilire il motivo per cui il bolide con a bordo Tatani, le due vittime e Daniel Castelli, 18enne di Motta di Livenza e fidanzato di Barbara Bortto, sia andato a disintegrarsi contro quel platano.


L'INCIDENTE


In attesa dell'esito degli esami tossicologici effettuati sia sulle due giovanissime vittime che sui conducenti dei due mezzi, ancora posti sotto sequestro da parte della magistratura, gli inquirenti hanno ancora in mano la prima ricostruzione degli eventi in base ai rilievi e alle testimonianze dei passeggeri e del conducente della Polo, gli ultimi, di fatto, ad aver visto vive Eralda e Barbara. L'incidente è avvenuto attorno alla mezzanotte del 3 marzo. Le due ragazze morte sul colpo erano sedute sul lato destro, Eralda davanti e Barbara dietro. La Bmw 420 ha centrato in pieno un grosso platano a bordo strada, sul lato opposto della carreggiata, all'altezza del civico 47, a pochi metri dalla "villa degli orrori" dove nel 2007 furono massacrati i coniugi Pelliciardi. Il boato aveva svegliato tutta la via. La scena era apocalittica: pezzi di auto ovunque, il muso della Bmw disintegrato e sull'asfalto nessun segno di frenata. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino