POVOLETTO e MANZANO (Udine) - Incidente col l'auto rubata poi gli dà fuoco all'arrivo di 118 e polizia stradale. Alla fine viene arrestato. Era un ladro, non...
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I pompieri spengono il rogo ma, fiamme domate, c'è qualcosa che non quadra. Non si tratta, infatti, di un incendio causato dall'incidente, una fuoriuscita autonoma, ma di un incendio doloso. Un rogo appiccato. Ma da chi? In zona c'è solo un ragazzo che vaga in stato confusionale: è un giovane di vent'anni di Manzano, D.A. le sue iniziali. Molto confuso, viene assistito dal 118 e la polizia esegue tutti gli accertamenti del caso, non solo sul ragazzo ma anche sul veicolo ridotto in cenere.
Emerge allora un'altra verità. La macchina che stava guidando il 20enne, una Volkswagen Bora, era stata rubata da una officina di Udine di piazzale Diacono dove era stata portata dal proprietario per alcune riparazioni. L'autore del furto? Lo stesso ragazzo, perché nell'officina il giovane aveva dimenticato il suo zainetto, che poi viene ritrovato. La polizia stradale di Udine ha poi trovato nelle disponibilità del 20enne anche diversi coltelli a serramanico, subito sequestrati. L'alcol test, infine, ha messo in evidenza lo stato di ebrezza del giovane, che non ha mai conseguito la patente. Da qui è scattato l'arresto, in collaborazione con la squadra mobile della Questura di Udine. Il ragazzo, che aveva dato fuoco al mezzo dopo l'incidente per cancellare ogni traccia, adesso è in carcere. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino