Eros e la promessa mantenuta: per Francesca il sogno si avvera

Francesca Foti in un selfie con il suo cantante preferito
CORDENONS - «Sono cose della vita, vanno prese un po’ così». Deve aver ripetuto a mente quel ritornello mille volte, la giovane cordenonese Francesca Foti. ...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
CORDENONS - «Sono cose della vita, vanno prese un po’ così». Deve aver ripetuto a mente quel ritornello mille volte, la giovane cordenonese Francesca Foti.


Stesa su un lettino d'ospedale, piegata nelle forze dal tremendo incidente che lo scorso 26 dicembre ne aveva messo a rischio la vita. La macchina che prese fuoco in pieno centro a Cordenons, il tremendo schianto. E un desiderio: incontrare Eros Ramazzotti, il suo idolo, il cantante del suo cuore.



E venerdì, a otto mesi di distanza, quel sogno è diventato realtà. «Gli ho scritto io e lui mi ha dato l'indirizzo del suo studio e a che ora farmi trovare» racconta emozionata la giovane cordenonese. Pronti, via, e si è trovata faccia a faccia con la materializzazione del suo sogno: si sono aperte così le porte de "L'Isola Studios" di Milano, dove Ramazzotti registra i suoi successi.



«Eros è quello che mi ascolta per una buona mezzora, che continua ad accarezzarmi il viso e abbracciarmi, come se fossi davvero sua amica. Eros è quello che mi guarda il braccio tatuato e subito mi dice: "È una frase mia vero? Ah... Più che puoi, più che puoi.." Ed inizia a canticchiarla. Eros si ricorda tutto quello che gli avevo raccontato dell'incidente, si ricorda di tutti i messaggi che ci siamo scambiati anche due anni fa. Ci ho creduto tanto, ci credevo anche quando urlavo di non crederci più. E ce l'ho fatta.

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino