Scoppio in garage, 10 ore in sala chirurgica per salvare la mano del tredicenne ferito

Un intervento chirurgico a una mano
UDINE Grazie al grande lavoro dell’equipe del reparto di Chirugia della Mano dell’Ospedale di Pordenone è stata salvata in extremis la mano e il braccio al...

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UDINE Grazie al grande lavoro dell’equipe del reparto di Chirugia della Mano dell’Ospedale di Pordenone è stata salvata in extremis la mano e il braccio al giovane 14enne di Codroipo, rimasto ferito gravemente domenica pomeriggio mentre maneggiava polvere pirica nel garage di casa. Sottoposto ad un lunghissimo intervento di circa 10 ore, il ragazzo ha ritrovato la funzionalità della mano che rischiava di essere definitivamente compromessa dall’esplosione alla quale era stato soggetto. Il personale del “Santa Maria degli Angeli” di Pordenone aveva preso in cura il 14enne nella serata di domenica, dopo i primi soccorsi e il ricovero prestato all’ospedale di Udine. I medici avevano riscontrato lesioni mutilanti da scoppio gravissime, come la sub-amputazione della mano sinistra, plurime fratture all’avambraccio, oltre a ustioni di secondo e terzo grado alle mani, al volto e all’addome. Il 14enne rischiava di perdere la funzionalità dell’arto, per questo sono stati allertati i chirurghi della mano. È entrato in sala operatoria alle 22.30 di domenica, ne è uscito che erano quasi le otto di questa mattina, lunedì 15 giugno. L’équipe diretta dal dottor Alberto De Mas, in sala con il collega Francesco Kostoris e lo specializzando Emanuele Pinzani, è riuscita a ricomporre le fratture e, grazie agli innesti venosi, a rivascolarizzare le dita della mano. Non è stato possibile recuperare soltanto un dito, il mignolo. Dalla sala operatoria il ragazzo è uscito con una prognosi di 45 giorni che è limitata all’intervento chirurgico. A preoccupare adesso sono le estese ustioni riportate in diverse parti del corpo durante lo scoppio. È per questo che oggi pomeriggio il piccolo paziente è stato trasferito nel reparto Grandi ustioni dell’ospedale di Padova.

L'incidente era avvenuto nel pomeriggio di domenica 14 giugno; da quanto ricostruito dai militari dell’Arma della stazione di Codroipo e dei Vigili del Fuoco di Udine, il giovane si trovava all’interno dell’autorimessa di famiglia, dove pare stesse maneggiando del materiale contenente polvere pirica; poi all’improvviso il boato e del fumo che aveva invaso lo scivolo di accesso ai garage, il rumore aveva richiamato l’attenzione dei vicini di casa, i primi a chiamare i soccorsi. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino