Mestre. Bus si schianta contro una colonna, controlli sulla scatola nera: le informazioni sono in Cina

Le indagini del bus caduto dal cavalcavia e di quello di via Carducci potrebbero correre parallele o essere unificate

MESTRE - Controlli accurati per l'autobus della società la Linea di Venezia andato a cozzare, sabato sera, contro il pilone di un condominio di via Carducci. La Procura...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

MESTRE - Controlli accurati per l'autobus della società la Linea di Venezia andato a cozzare, sabato sera, contro il pilone di un condominio di via Carducci. La Procura intende verificare sia le parti meccaniche del mezzo, sia i dispositivi di memoria, la cosiddetta scatola nera. Il sostituto procuratore di turno il giorno di questo secondo incidente per la società, Fabrizio Celenza, ha disposto il sequestro del mezzo. Ora si dovrà confrontare con la collega Laura Cameli, titolare del fascicolo del primo incidente, quello della strage del cavalcavia Superiore di Marghera, alle 19.38 e 38 secondi del 3 ottobre. Le due indagini potrebbero correre parallele. O essere unificate.

L'inchiesta

Per il momento il fascicolo che riguarda l'incidente di sabato è a carico di ignoti. E anche l'ipotesi di reato è ancora da definire. In questo caso l'autista ha detto da subito di essersi sentito male, e questa dichiarazione è stata registrata dagli agenti della polizia locale, arrivati sabato sera in via Carducci. Pare esclusa l'ipotesi che fosse sotto gli effetti dell'alcol. Al momento l'autista è ancora ricoverato e si aspetta che le condizioni migliorino e che gli accertamenti medici finiscano per sentirlo e verbalizzare ogni sua dichiarazione fatta a mente fredda. L'autista, tra l'altro, è stata la persona che si è fatta più male nell'urto con il palazzo mentre non ci sono stati feriti gravi tra i passeggeri dell'autobus di linea 13, da Marghera a via Porte di Cavergnago. Ma nel caso di un procedimento per lesioni servirebbero le querele di parte, che fino a ieri mattina non erano ancora arrivate. Ma per questo c'è tempo. Dai primi accertamenti tecnici sembra che l'autobus procedesse a una velocità moderata, impegnato com'era in una doppia curva pochi metri prima del punto di impatto con il palazzo. A farlo sbandare, quindi, sarebbe stato il malore dell'autista.

La scatola nera

Ma le indagini sull'autobus comunque si faranno. Un mezzo elettrico nuovissimo, come quello volato giù dal cavalcavia. Acquistati dalla Linea, giusto un anno fa, dalla società cinese Yutong, entrambi i due autobus sono stati immatricolati il 29 agosto 2022. In più, il fatto che l'autobus protagonista dello schianto di sabato, era anche in regola con la revisione (effettuata il 12 settembre 2023) a differenza del bus del cavalcavia, in circolazione grazie a una sorta di proroga. Sulla dinamica, invece, si procederà con l'apertura della scatola nera alla quale aggiungere l'analisi del sistema cloud con base in Cina. 

 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino