La madre urlava: «Salvate mia figlia» e si aggrappava all'ambulanza

L'auto sulla quale viaggiava la bambina
SAN DONÀ DI PIAVE - Aveva quindici mesi e stava ritornando a casa dopo la degenza in ospedale a Padova Eleonora Aicha, la bambina di un anno e mezzo, figlia di Mohammed El...

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SAN DONÀ DI PIAVE - Aveva quindici mesi e stava ritornando a casa dopo la degenza in ospedale a Padova Eleonora Aicha, la bambina di un anno e mezzo, figlia di Mohammed El Boussouni e di Miriam Pozzebon, di 29 e 26 anni, morta nel terribile incidente di ieri pomeriggio, a Calvecchia. I tre stavano tornando a casa, a Torre di Mosto.








La piccola era stata dimessa proprio ieri e nell'ospedale patavino era stata ricoverata per una disfunzione al sistema nervoso; qui a quanto pare erano stati anche lo scorso agosto, per altre cure. Quindici mesi e già tanta sofferenza. Forse anche per questo, prima di rientrare avrebbero fatto visita alla Basilica del Santo, per una preghiera di intercessione.







«Stavo andando a Tessera a scaricare - ricorda quasi in lacrime il conducente del camion, R.P., di 53 anni - me la sono trovata qua». Sull'asfalto i lunghi segni della frenata. Uno schianto terribile. «È come se fosse caduto un aereo - riferisce la signora Marisa, che abita qualche metro più in là - sono uscita a vedere cos'era successo. La mamma gridava "salvate mia figlia, salvate mia figlia", poi si è anche aggrappata all'ambulanza perché voleva vederla. Gridava, gridava». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino