I sindaci vanno all'attacco: «Indagate anche su Bagnoli»

I sindaci vanno all'attacco: «Indagate anche su Bagnoli»
BAGNOLI DI SOPRA - Alle cinque del pomeriggio il sindaco Roberto Milan e il collega Gianluca Piva sono entrambi in municipio, dietro le rispettive scrivanie, per firmare carte e...

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BAGNOLI DI SOPRA - Alle cinque del pomeriggio il sindaco Roberto Milan e il collega Gianluca Piva sono entrambi in municipio, dietro le rispettive scrivanie, per firmare carte e incontrare cittadini. Il primo a Bagnoli, il secondo ad Agna: entrambi lavorano a pochi chilometri da Cona, dove nelle prime ore della mattinata gli uomini del nucleo di polizia economica-finanziaria della Procura di Venezia sono piombati nel centro d'accoglienza dei profughi per delle perquisizioni a tappeto. Quattro indagati sono legati alla cooperativa Edeco (Simone Borile, la moglie Sara Felpati, Gaetano Battocchio e Annalisa Carraro), due sono invece funzionari della Prefettura di Venezia. Nel primo caso si parla di associazione a delinquere nella frode in pubbliche forniture, nel secondo caso il reato è la rivelazione del segreto d'ufficio. L'operazione è veneziana, e sotto la provincia di Venezia è collocato pure l'hub di Cona dove sono ospitati circa 700 migranti. Ma la vicenda interessa il Padovano perchè le coop ha sede a Battaglia Terme e gestisce anche il vicino hub di Bagnoli, in località San Siro (circa 300 ospiti).


É per questo motivo che alle cinque del pomeriggio, appena vengono informati di questa notizia, i due sindaci balzano sulla sedia e si infervorano: «Ben venga l'indagine, e ora si faccia luce anche sul centro di Bagnoli».

IL SINDACO DI BAGNOLI
Roberto Milan non si stupisce, di fronte a questa indagine. «La situazione è sotto gli occhi di tutti - commenta -, le mega-concentrazioni portano problemi di ogni genere, e dalla mala-gestione al malaffare a volte il passo può essere brevissimo. L'esperienza degli ultimi due anni dovrebbe essere sufficiente per qualunque persona di buon senso per comprendere che questa brutta pagina di accoglienza mal gestita va chiusa. Ora l'indagine faccia il proprio corso e mi auguro che si arrivi il prima possibile ad avere un quadro preciso della situazione, ma bisogna riconoscere che questa è stata una gestione fallimentare fin dall'inizio. Qualcuno si deve prendere le proprie responsabilità, e quel qualcuno non sono certamente i sindaci. I cittadini, e anche gli stessi migranti, meritano ben altro»...
 

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Il Gazzettino