VENEZIA - (gla) Un vertice in Procura per fare un primo bilancio del risultato delle perquisizioni eseguite giovedì dalla Guardia di Finanza. Il procuratore aggiunto...
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Gli inquirenti stanno verificando se i servizi offerti all'interno del Centro di Cona (che attualmente ospita poco più di 700 richiedenti asilo, ma in passato ne ha ospitati fino al doppio) corrispondono al capitolato dell'appalto aggiudicato alla cooperativa con sede in provincia di Padova. Sotto inchiesta per rivelazione di segreto d'ufficio sono finiti anche due funzionari della prefettura, sospettati di aver avvisato i responsabili di Edeco di alcune ispezioni in arrivo.
«Stiamo anche valutando se ci sia stato un guadagno illecito nell'erogazione dei servizi d'ospitalità», ha precisato ieri mattina il procuratore capo di Venezia, Bruno Cherchi.
Nel pomeriggio di ieri la prefettura di Venezia ha diramato un comunicato per precisare che nella struttura di accoglienza migranti di Cona «sono stati effettuati nel corso del 2017 controlli da parte di vari enti su alimentazione, igiene e profilassi, condizioni di soggiorno e risorse impiegate». Sulla base dei risultati di quelle ispezioni la Prefettura di Venezia ha avviato una «procedura di contestazione delle irregolarità accertate» nei confronti della cooperativa, con conseguente applicazione, nel giugno dello scorso anno, di penali contrattuali per oltre 318 mila euro. L'ente gestore del centro di Cona ha però impugnato il provvedimento di fronte al Tribunale civile chiedendone la disapplicazione e la causa è tutt'ora in corso. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino