Incendio in casa, l'albergatore: «Mia figlia svegliata di soprassalto con la casa in fiamme, così ci siamo salvati»

Montegrotto incendio nella villa dell'albergatore Elvio Turlon
MONTEGROTTO - Il sottotetto completamente distrutto, danni molto ingenti al piano sottostante e l’abitazione dichiarata inagibile dai vigili del fuoco. Sono queste le...

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MONTEGROTTO - Il sottotetto completamente distrutto, danni molto ingenti al piano sottostante e l’abitazione dichiarata inagibile dai vigili del fuoco. Sono queste le conseguenze del grave incendio a un’abitazione in via Enrico Fermi 1, alle pendici del colle di Villa Draghi, che ha impegnato a partire dalla scorsa notte per ben otto ore i pompieri dei distaccamenti di Abano Terme e Padova. 


IL RACCONTO
Fortunatamente incolumi gli inquilini della villetta, l’albergatore Elvio Turlon, imprenditore molto noto nella zona termale e titolare dell’hotel Salus di Abano, la moglie e la figlia. È stata quest’ultima, svegliatasi di soprassalto poco dopo l’una del mattino, a dare l’allarme ai genitori. Una circostanza che ha consentito all’intera famiglia di mettersi in salvo, precipitandosi all’esterno in attesa dell’arrivo dei pompieri. Secondo i primi accertamenti, eseguiti dopo lo spegnimento delle fiamme, il rogo sarebbe stato causato dal cortocircuito di una presa elettrica del solaio. Per i Turlon, un inizio del 2021 decisamente da dimenticare. 


«CI HA BUTTATI GIÙ DAL LETTO»
«Mia figlia si è svegliata a causa del forte bruciore in gola che le stava provocando il fumo che oramai aveva invaso il corridoio – racconta ancora sotto choc l’albergatore, trasferitosi con i congiunti nella mattinata di ieri nell’hotel di via Marzia ad Abano -. E’ uscita dalla sua stanza, si è immediatamente resa conto di quello che stava accadendo e ci ha buttati giù dal letto. Il solaio è stato letteralmente devastato. All’interno c’erano quasi tutti i vestiti di mia moglie, alcune valigie e dei libri. Abbiamo chiamato il 115 e siamo corsi fuori. I pompieri di Abano sono arrivati in pochissimi minuti. Per fortuna, la loro sede è a poche centinaia di metri di distanza. Subito dopo sono arrivati quelli di Padova». Ma oramai le fiamme si erano propagate anche al livello inferiore dell’abitazione. «E’ tutto da rifare – continua sconsolato Turlon -. Il calore ha fatto persino scoppiare le mattonelle del pavimento e un lampadario. L’intonaco dei muri si è sbriciolato. Mia moglie è rimasta con quattro abiti. Anche se i vigili del fuoco sono riusciti a evitare che le fiamme si propagassero al resto della casa, è stata comunque dichiarata inagibile. Non abbiamo potuto fare altro che traslocare nel nostro albergo. Al momento è impossibile dire a quanto ammontino i danni, ma sono di sicuro ingentissimi». Pesantemente provato da una nottata di angoscia e tensione, Elvio Turlon ringrazia comunque la buona sorte: «Quando nostra figlia ci ha svegliato, il rogo aveva oramai distrutto il sottotetto. In caso contrario, se avessimo continuato a dormire, penso che sarebbero bastati altri dieci minuti, un quarto d’ora al massimo, e adesso non saremmo qui a raccontare quello che è successo». 


INTERVENTO FINO AL MATTINO


Le operazioni di spegnimento da parte dei vigili del fuoco di Abano e Padova sono terminate attorno alle 9 di ieri. Oltre alle autopompe, è stato inviato in via Fermi anche il carro bombolare con il ricambio degli autorespiratori per le squadre. Quindi, l’intera area è stata messa in sicurezza ma, come detto, il villino resterà per parecchio tempo interdetto alla famiglia. L’intervento dei pompieri è stato ovviamente seguito con apprensione dai residenti delle abitazioni vicine, spaventati dall’eventualità che le fiamme si propagassero anche alle loro case. E che solo dopo parecchie ore hanno potuto tirare un sospiro di sollievo per lo scampato pericolo. Sul posto anche i carabinieri della stazione di Montegrotto Terme. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino