Verona. Incendio al salumificio, evacuati 300 dipendenti, impianto distrutto, spegnimento difficile. L'azienda: «Siamo provati»

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VERONA - «Siamo ancora provati da quanto successo. Il nostro primo pensiero va al lavoratore che si trova in ospedale: con apprensione, come tutti, siamo in attesa di notizie sulle sue condizioni di salute. Con sollievo siamo in grado di comunicare che tutti gli altri 300 dipendenti presenti sono stati evacuati secondo le procedure previste e non ci sono stati altri feriti». Lo afferma Beatrice Coati, Ad dell'azienda del Salumificio F.lli Coati di Arbizzano di Negrar sull'incendio che ha distrutto lo stabilimento.

«Siamo anche al lavoro per capire le cause dell'incendio - aggiunge -. In questo senso, riponiamo piena fiducia negli accertamenti che le autorità competenti stanno eseguendo in queste ore. Un doveroso ringraziamento va ai vigili del fuoco e alle forze dell'ordine - prosegue Coati - che in queste ore ci hanno dato supporto. A tutti i dipendenti e collaboratori che si sono attivati spontaneamente per dare continuità al lavoro, a tutte le persone che ci hanno testimoniato la loro solidarietà e ci hanno sostenuto in questi momenti difficili. Già da stamattina, il nostro imperativo è ripartire il prima possibile per salvaguardare il valore che la nostra famiglia ha costruito da generazioni e i posti di lavoro sul territorio - conclude -. Stiamo vagliando le soluzioni più idonee e veloci per riattivare al più presto la produzione».

Le squadre dei vigili del fuoco al lavoro oggi, 10 febbraio, con 32 pompieri e numerosi automezzi antincendio sono al lavoro per spegnere tre focolai ancora presenti in punti diversi della struttura. Focolai di difficile spegnimento e raggiungimento in quanto posti sotto lamiere e detriti con il rischio di crollo delle parti circostanti.

 

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Il Gazzettino