Raid vandalico a casa del presidente Ascot di Sottomarina: auto a fuoco

Giorgio Bellemo e le sue auto d'epoca a fuoco
PONTELONGO - Incendio con furto dai contorni piuttosto strani a Pontelongo, in via San Valentino, la strada che costeggia l'argine del Bacchiglione verso Terranova e...

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PONTELONGO - Incendio con furto dai contorni piuttosto strani a Pontelongo, in via San Valentino, la strada che costeggia l'argine del Bacchiglione verso Terranova e Correzzola.


Il fatto è avvenuto nella notte tra venerdì e sabato presso la villa con adiacente barchessa di proprietà del chioggiotto Giorgio Bellemo, presidente dell'Ascot (stabilimenti balneare) di Sottomarina e che solo di tanto in tanto si reca a Pontelongo, paese d'origine della donna, la cui madre risiede poco lontano.

Venerdì sera, poco dopo la mezzanotte, alcuni residenti si sono accorti del fumo e delle fiamme che fuoriuscivano dalla bella abitazione ed hanno dato l'allarme: sul posto sono giunti così in breve tempo i vigili del fuoco del distaccamento di Piove di Sacco, che sono riusciti ad avere ragione delle fiamme, non senza difficoltà. Il risultato: tre auto d'epoca, due Citroen, tra le quali una mitica 2 cavalli, e un altrettanto famoso Maggiolino Volkswagen, completamente distrutte.

Spento il rogo, mentre nel frattempo sul posto si erano portati anche i carabinieri, gli inquirenti hanno trovato tracce dell'innesco dell'incendio e subito dopo si sono accorti che i ladri si erano introdotti nell'abitazione, che era stata messa a soqquadro e diverse suppellettili di pregio danneggiate.

Al momento non è chiara la dinamica di quanto avvenuto: se cioè i delinquenti, che probabilmente sapevano che i proprietari non risiedono nella elegante abitazione, abbiano dato alle fiamme le auto perchè non avevano trovato un bottino interessante all'interno, oppure si sia trattato di uno "sgarbo".

In paese infatti da più voci raccolte sembra che vi siano alcune questioni di divisione di beni tra i parenti della donna: una famiglia stimata e rispettata del paese, che però negli ultimi anni sarebbe incappata in alcune vicissitudini dovute alla assegnazione di terreni. Qualche anno fa tra l'altro nella villa era stato realizzato anche un "agrinido": si tratta di un intervento che mira alla diversificazione della semplice coltivazione dei terreni, potendo ospitare fino a 28 bambini in una struttura con tutte le caratteristiche per i piccoli e al tempo stesso a contatto con la realtà tipicamente rurale.


Un vero e proprio fiore all'occhiello per il piovese, che era stato sostenuto anche dal Gal Antico Dogado, il Gruppo di Azione Locale, che fruisce di fondi della Comunità Economica Europea, che al caso di specie aveva assegnato alcune decine di migliaia di euro, per la realizzazione di una bella struttura, a misura di mamma e bambini, che per un certo periodo ha funzionato, riscuotendo un discreto successo, nonostante la distanza dal centro del paese. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino