Incendio all'Ecoricicli e nube nera: le analisi dell'Arpav sul pericolo diossina

FUSINA - Nessuna criticità. Anche l'esame più atteso, quello delle diossine, ha scongiurato l'eventualità di emissioni tossiche in seguito...

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FUSINA - Nessuna criticità. Anche l'esame più atteso, quello delle diossine, ha scongiurato l'eventualità di emissioni tossiche in seguito all'incendio di mercoledì al capannone di Ecoricicli di Fusina (GUARDA LE IMMAGINI). I dati dei campionamenti effettuati da Arpav, infatti, arrivati ieri mattina, hanno confermato che tutti i valori analizzati durante le varie ore della giornata erano nella norma. 

 

Nel frattempo, le operazioni dei vigili del fuoco si sono definitivamente concluse (Ecco cosa è successo - GUARDA IL VIDEO). La magistratura ha aperto un'inchiesta sulle cause del rogo. Pare, infatti, che a scatenare le fiamme sia stata una bomboletta spray finita nel trituratore dei rifiuti ingombranti. Bomboletta che, con la pressione, sarebbe esplosa dando il La all'incendio che ha devastato l'impianto inaugurato da Veritas appena sei mesi fa. La procura vuole capire, intanto, che cosa non abbia funzionato: perché un episodio del genere sia stato sufficiente a mandare in fumo l'intera struttura (A un passo dalla nube - GUARDA IL VIDEO).

Poi c'è l'altro filone dell'inchiesta: il procurato allarme. Il Comune ha presentato denuncia in procura e alla polizia postale per capire chi abbia diffuso il falso comunicato che parlava di incidente chimico e che invitava i residenti a chiudere porte e finestre. I dati Arpav, con l'esito sulle diossine, hanno infatti smentito anche l'ultimo dei sospetti sulle presunte emissioni tossiche. 
 

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Il Gazzettino