Albergo devastato dal rogo, il Toscano non ha dubbi: «Due mesi e riapriamo»

Davide Maria Pante
LAMON - «Due mesi di lavori e poi riapriamo il piano terreno, bar e ristorante». Sorride Davide Maria Pante, detto Toscano, e sfida la cattiva sorte. È il...

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LAMON - «Due mesi di lavori e poi riapriamo il piano terreno, bar e ristorante». Sorride Davide Maria Pante, detto Toscano, e sfida la cattiva sorte. È il proprietario, socio con la moglie Debora Riga, dell'albergo Ponte Serra danneggiato dal grande rogo che scoppiò l'8 novembre scorso. Ma è anche un tenace imprenditore edile lamonese e non ha perso tempo dopo il dissequestro dell'edificio avvenuto il 9 dicembre scorso. Da giorni è all'interno dell'area transennata dell'Osteria Albergo Ponte Della Serra: l'obiettivo è quello di sistemare la struttura nella parte del piano terra, dopo avere fatto anche la copertura del tetto e poter riaprire in sicurezza bar e ristorante.

AL LAVORO
Per ora, fa sapere l'imprenditore, niente finanziamento esterno, nemmeno dall'assicurazione. È ovvio: ci sono i tempi del proprietario e quelli della burocrazia. Comunque Davide Maria Pante, come la moglie Debora Riga non sta fermo: si rimbocca le maniche e va avanti. L'iniziativa del restauro va avanti con soldi propri. È in abito da lavoro nel suo cantiere privato e da alcuni giorni procede a togliere dalla struttura le macerie. Ha ottenuto dall'Enel un contatore per cantiere di lavoro e nell'ambiente del bar pure non distrutto, rovinatosi, si vedono i lampadari accesi. Si vede un collaboratore uscire con la carriola piena di macerie.

L'OBIETTIVO
Si punta a metà febbraio per la riapertura. L'obiettivo, infatti, per ora non è di mettere in funzione tutto l'edificio; ma di sistemare l'ambiente a piano terreno del bar, cucina, servizi e ristorante. Una ripartenza che arriverebbe quando il turismo sciistico sè in piena attività tanto al passo Brocon che sui monti del Primiero e sul Monte Avena.

LA SOLIDARIETÀ
Fin dall'inizio, dal giorno dopo il rogo, gli imprenditori non sono mai rimasti soli: tante le iniziative di raccolta fondi per la ricostruzione dell'albergo simbolo della zona. Eventi il cui ricavato va per la sistemazione della storica struttura di stile dolomitico del Ponte Della Serra. Il proprietario ci spiega: «Per il momento il ricavato raccolto per il Ponte Della Serra va sul conto corrente dell'Associazione Turismo Lamon, come è stata anche l'entrata dello stand degli Alpini di Lamon della riuscita festa di domenica fatta nel centro Aspettiamo Natale e così anche per il ricavato dello spettacolo teatrale del 27 dicembre dal titolo Con Ponte Serra nel Cuore».

AVANTI TUTTA


Ora il problema principale per gli imprenditori è di non essere fermati, magari per qualche intoppo burocratico. La volontà della proprietà è di andare avanti spediti e finire quanto prima. La voglia di riaprire c'è tutta, come è sentita la solidarietà dei concittadini e turisti della Vallata del Feltrino Occidentale. Certo i danni reali subiti non sono quantificabili. Basti pensare che l'edificio simbolo della comunità, l'albergo locanda Ponte Serra' di Lamon venne costruito nel 1860. Fu restaurato di recente e ci fu una grande inaugurazione. Poi il dramma: alle 5 di mattino dell'8 novembre scorso le fiamme. Tutti gli ospiti della struttura, che al momento del rogo erano sei, vennero evacuati, e fortunatamente non ci furono persone coinvolte o ferite e intossicate nel rogo. Poi l'inagibilità ed ora la ricostruzione.

    
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Il Gazzettino