​Incendio doloso nella cantina dei vini 50mila euro il danno: l'uva da buttare

​Incendio doloso nella cantina dei vini 50mila euro il danno: l'uva da buttare
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NIMIS (Udine) - Gli amanti dei deliziosi vini prodotti nella pregiata zona di borgo Ramandolo, a Nimis, località che dà anche il nome a un superlativo Docg, si sono messi le mani nei capelli quando hanno appreso che nella cantina “Dario Coos”, sita sulla panoramica via che da Nimis porta alle verdi colline di Sedilis di Tarcento e a Chialminis, sono stati dati alle fiamme 40-50 quintali di uva.




Il rogo è scoppiato nella fruttaia della realtà vitivinicola che sorge accanto alla chiesetta, lunedì 19 ottobre, nella primissima mattina, verso le 5.30. I proprietari hanno chiamato la polizia del Commissariato di Cividale del Friuli, comandata dal commissario Michelangelo Missio, e, contestualmente, i vigili del fuoco del Distaccamento di Gemona del Friuli con due autoibotti, che hanno operato sul posto fino alle 9.30 per domare l’incendio. Si tratterebbe verosimilmente di un atto doloso, su cui sono in corso adesso delle indagini. La fruttaia è di facile accesso, arrampicata su una collina, in una meravigliosa posizione panoramica.



I vignaioli, che hanno sempre lavorato duramente per produrre vini di alta qualità, son rimasti basiti ma si sono già messi all’opera per riparare il danno e tornare a lavorare a pieno regime come prima. L’uva bruciata è tutta da buttare da via. È stata già sentita una persona. Per gli amanti del delizioso nettare, l'azienda rassicura circa la vasta dispobilità di bottiglie di Ramandololo, con la solita qualità ed eccellenza. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino