Incendio al Primarket di Preganziol è doloso, caccia ai piromani

PREGANZIOL (TREVISO) - Il giorno dopo l’incendio che ha devastato il Primarket di Preganziol, nel parco commerciale di via Europa, bruciavano ancora piccoli focolai. I...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PREGANZIOL (TREVISO) - Il giorno dopo l’incendio che ha devastato il Primarket di Preganziol, nel parco commerciale di via Europa, bruciavano ancora piccoli focolai. I Vigili del fuoco hanno lavorato anche ieri per mettere in sicurezza l’intero edificio che è stato dichiarato inagibile. Mentre procedono, a ritmo serrato, le indagini. Che l’incendio sia di origini dolose sembrano non esserci dubbi. Lo conferma anche il procuratore della Repubblica, Marco Martani: «L’incendio è doloso al 99 per cento. Ma stiamo procedendo con i rilievi». A far propendere per l’origine dolosa delle fiamme c’è la velocità impressionante con cui si sono propagate. Divorando il market di abbigliamento ed elettrodomestici gestito da cinesi. Nessuno ferito ma milioni di danni. Il rogo ha compromesso anche la stabilità: il solaio ha ceduto e il tetto è pericolante.


LE ANALISI
I Vigili del fuoco stanno effettuando campionamenti del materiale bruciato che saranno analizzati nel laboratorio di Padova alla ricerca di tracce di accelerante, ad esempio la benzina. Sarà da stabilire, altresì, quanto peso abbia avuto il materiale presente nel market per favorire lo sviluppo delle fiamme. Plastica e fibre sintetiche sono “pane” per il fuoco. Adesso, comunque, l’attenzione degli investigatori è concentrata nella ricerca dei colpevoli. Si vuole capire se ci sia un tentativo di ritorsione, espressamente contro il market gestito dai cinesi. Oppure se sia stata una bravata di ragazzini, poi degenerata. Ai carabinieri, peraltro, non risultano denunce presentate dai commercianti dell’area contro giovanissimi, resisi responsabili di atti di vandalismo. Ma i titolari del Primarket hanno confermato alle forze dell’ordine che spesso bande di minorenni entravano nel market e disturbavano tutti con schiamazzi e comportamenti alterati. Venivano, ogni volta, allontanati dai gestori. Può questo, da solo, giustificare il mega incendio divampato all’una della notte tra sabato e domenica? 
Intanto, ieri mattina, l’area è stata ispezionata da tecnici comunali, ingegneri, Vigili del fuoco, carabinieri, sindaco e vicesindaco. Il vicesindaco Stefano Mestriner fa il punto: «È un problema di valutazione statica per il rilascio di nuovo dell’agibilità, soprattutto per i negozi dell’area a sud che non sono stati interessati direttamente dal fuoco, ma hanno comunque subito danni pesanti. Il sindaco domani (oggi ndr) emetterà un’ordinanza sulla scorta del verbale dei Vigili del fuoco. Quando i privati, gestori dei singoli negozi presenti nel parco commerciale, avranno sanificato e ripulito i locali, oltre ad avere una certificazione di staticità del negozio e degli impianti, allora otterranno l’agibilità e potranno riaprire».


IL SINDACO


Mentre il sindaco Paolo Galeano precisa: «C’è un progetto per dotare l’area di 6 telecamere. È finanziato per 60mila euro, in parte dal Comune e in parte dal Ministero». Due telecamere fisse saranno installate ai varchi per registrare le targhe di chi accede all’area. Le altre 4 sono telecamere di contesto per monitorare la zona. «I lavori saranno ultimati entro un paio di mesi». Il primo cittadino mette, però, l’accento sul rogo, che ha destato allarme in tutta la comunità. «Sappiamo che anche nella Marca il numero di incendi dolosi è in aumento. I motivi sono i più diversi, ma oltre al vandalismo ci sono anche ragioni legate ad infiltrazioni mafiose che ci preoccupano parecchio. Sarà la magistratura a dire cosa è successo, ma l’allerta è massima». Il sindaco conferma che qualche episodio di vandalismo era stato localizzate nella casetta degli alpini e nel parco a sud del centro commerciale. «Mai, però, atti di una tale gravità».
  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino