Porto Tolle. Vongolari, la tensione è alle stelle dopo l'incendio alla cavana

PORTO TOLLE (ROVIGO) - Nel Delta la tensione sta arrivando alle stelle a causa della crisi economica senza pari che sta colpendo il comparto ittico di Porto Tolle...

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PORTO TOLLE (ROVIGO) - Nel Delta la tensione sta arrivando alle stelle a causa della crisi economica senza pari che sta colpendo il comparto ittico di Porto Tolle dopo l’invasione del granchio blu che ha depredato le lagune deltizie. Di questo e anche delle eventuali azioni da intraprendere si è parlato nel pomeriggio di ieri quando il prefetto Clemente Di Nuzzo si è incontrato con il sindaco Roberto Pizzoli, nella doppia veste di consigliere provinciale con delega alla pesca, e il presidente del Consorzio Luigino Marchesini.


L’INCONTRO
L’obiettivo dell’incontro del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica era quello di discutere di quanto sta succedendo nell’estremo Delta, funestato economicamente dall’invasione del granchio blu che ha, di fatto, messo in ginocchio l’economia di Porto Tolle. Un confronto mirato ad approfondire il contesto nel quale si è verificato l’incendio alla cavana di Paolo Mancin ed eventualmente mettere in atto una sorta di tutela degli interessati, in questo caso i dirigenti del Consorzio e delle coop che ne fanno capo che a quanto pare sarebbero indicati da una frangia di pescatori come i colpevoli della situazione attuale. Il vaso di Pandora del malessere crescente è stato scoperchiato nella notte tra mercoledì e giovedì quando il capanno di Mancin, presidente della coop Delta Padano e del Consorzio Tutela Cozza Dop oltre che vice del Consorzio pescatori del Polesine, è diventato il capro espiatorio di qualcuno che ritiene la classe dirigente del comparto ittico colpevole della crisi che sta attraversando il settore. «Sono molto dispiaciuto e rammaricato di quanto accaduto al collega Mancin – ha detto Marchesini a nome del cda della struttura consortile -. È una cosa inconcepibile quella che è avvenuta. Non ho parole per fatti del genere con cui si va a distruggere un luogo che serve per lavorare. Fa male sapere che esistono persone, spero solo una, che è capace di un gesto del genere».


TENSIONE CRESCENTE


A raccontare cosa ci si è detti in riunione è il sindaco Pizzoli: «Abbiamo fatto il punto di quanto fatto fino ad ora a più livelli soffermandoci sulla tensione crescente a causa del mancato reddito. Il prefetto ha rinnovato la propria vicinanza al mondo della pesca ed al nostro territorio per il quale ha sempre avuto un’attenzione costante. Ci ha garantito che cercheranno anche di aumentare l’attenzione in termini di vigilanza». Una situazione complessa quella che si sta creando: «Spero che si sia trattato solo di una testa calda. Sono certo che i pescatori non sono così, per questo mi auguro che sia stato solo un caso isolato e che tutto rimanga nella normalità. Dobbiamo rimanere uniti se vogliamo andare avanti». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino