Fiamme dalla cappa di areazione, il fuoco devasta la storica “Casa del pollo”

L'intervento dei vigili del fuoco alla Casa del pollo
ROVIGO - Lingue di fuoco a lato dell’insegna, a fianco di porta San Bortolo. Un fuggi fuggi generale e l’arrivo a sirene spiegate di due autopompe con altrettante...

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ROVIGO - Lingue di fuoco a lato dell’insegna, a fianco di porta San Bortolo. Un fuggi fuggi generale e l’arrivo a sirene spiegate di due autopompe con altrettante squadre dei vigili del fuoco. Attimi di apprensione, attorno all’una di ieri, alla “Casa del pollo”, la storica rosticceria e gastronomia in via Ponte della Roda, fra corso del Popolo e piazza Merlin. Un incendio che si è sviluppato tanto improvvisamente quanto rapidamente. Il titolare della rosticceria, che si è accorto che qualcosa non andava dall’odore acre che si stava sprigionando, ha imbracciato l’estintore e cercato di spegnere le fiamme che avevano cominciato a sprigionarsi sulla sommità della cappa aspirante che si trova sul lato sinistro del locale, al di sopra del grande girarrosto dove vengono cotti i polli arrosto. Non si trattava di una cosa banale, anche se il pronto intervento dei pompieri, con il massiccio e sapiente uso degli idranti, è riuscito a domare l’incendio in tempi abbastanza rapidi, mettendo tutto in sicurezza e raffreddando anche l’impianto di areazione, “colpevole” dell’incendio.


IL RACCONTO
Nel frattempo, in tanti si sono affacciati con preoccupazione per capire cosa stesse accadendo. E solo a intervento concluso hanno potuto avere rassicurazioni dai titolari della rosticceria: «È tutto a posto, è andata bene, non si è fatto male nessuno». Una frase che testimonia la tenacia della famiglia Salvan, che da lungo tempo gestiscono la storica rosticceria. Pronti a rassicurare con un sorriso amici e clienti con un invidiabile ottimismo. In realtà, i danni non sono stati di poco conto. Anche perché, per la necessità di spegnere il prima possibile le fiamme, inevitabilmente è stata riversata nel locale una grande quantità d’acqua. Senza contare la cenere e il fumo. Al danno in sé, alla cappa danneggiata e all’insegna, infatti, si somma quello del mancato incasso di una domenica, il giorno in cui gli affari vanno meglio, oltre a quelli delle giornate necessarie per il ripristino e per le pulizie. Con tutto il cibo già pronto e in esposizione, andato perduto.
Massimiliano Salvan, figlio dello storico titolare, che si occupa ora della gestione della rosticceria, non nasconde l’amarezza, ma anche lui non manca di partire dalla constatazione degli aspetti positivi: «Stiamo tutti bene e non si è fortunatamente fatto niente nessuno. Ringrazio quanti si sono preoccupati e soprattutto i vigili del fuoco per il tempestivo intervento. Mi dispiace per i clienti perché quando è successo c’era tanta gente e sono tutti scappati, credo che qualcuno si sia anche molto spaventato. Per fortuna, nel male, è andata tutto sommato bene. Certo i danni sono parecchi, perché oltre all’aspiratore, alla cappa e all’insegna, c’è tutto il cibo che avevamo preparato e che sarà buttato via. Tra fuoco, fumo, cenere e acqua ci vorrà un po’ per pulire e sistemare tutto. Ma ci rialzeremo prestissimo».

È lui stesso a raccontare la dinamica dell’accaduto: «Non so dire l’ora esatta. Era più o meno verso l’una, abbiamo sentito un odore strano, poi abbiamo visto il fumo. In quel momento era pieno e si è subito svuotato. Ho chiamato i vigili del fuoco, poi ho preso l’estintore per cercare di contenere le fiamme. Perché c’erano proprio le fiamme. I vigili del fuoco sono arrivati velocemente e con gli estintori hanno spento tutto. Nel loro rapporto, in cui hanno indicato le prescrizioni per il ripristino, hanno parlato di un problema al motorino di aspirazione». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino