CANARO Un incendio ha devastato l’abitazione di Antonio Oliani, salvo invece l’allevamento di suini. Poteva andare peggio al 79enne di Canaro, svegliato,...
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Le operazioni di soccorso sono durate quasi sei ore, rese ancor più difficoltose dalla presenza di una bombola di Gpl all’interno delle mura domestiche. I Vigili del fuoco sono arrivati da Rovigo con autopompa, autobotte, piattaforma aerea e nove operatori. Spento l’incendio ed evitato il coinvolgimento delle strutture laterali dell’abitazione, la bombola è stata portata all’esterno, raffreddata e messa definitivamente in sicurezza.
L’INCENDIO
A causare l’incendio potrebbe essere stato un guasto elettrico, al momento pare questa l’ipotesi più concreta. L’abitazione e l’azienda agricola di Antonio Oliani si trovano in via Benvenuto Tisi, in un’isolata stradina di campagna e non confinano con nessun’altra casa. Via Tisi è una strada della frazione di Garofolo, dove si trovano anche il Museo virtuale dedicato al pittore locale del Cinquecento e il cimitero. L’accesso principale per immettersi alla via è la Statale 16, da dove si sono precipitati i Vigili del fuoco per prestare i primi soccorsi e domare le fiamme. Ieri mattina in piazza a Garofolo non si parlava d’altro, perché il signor Oliani è un molto noto.
Il consigliere comunale Alberto Martello, residente nella frazione, commenta quanto accaduto: «Dormivo con le finestre aperte e sono stato svegliato dall’odore acre di fumo, che si percepiva da quasi un chilometro di distanza. Antonio Oliani è originario del Mantovano e si è trasferito a Canaro negli anni ‘60 assieme alla famiglia: in passato vendeva salumi e formaggi, poi ha cominciato a gestire l’allevamento di suini, le sue produzioni sono molto importanti e apprezzate anche in altre regioni». Per il fumo inalato, venerdì mattina l’uomo ha deciso di recarsi al Pronto soccorso di Rovigo per ulteriori accertamenti. Il proprietario è rimasto piuttosto scosso secondo un dipendente dell’allevamento di suini: «Antonio stava dormendo quando è scoppiato l’incendio, è sceso al piano terra, ha salvato il suo cagnolino Max, un pincher di sette anni, e poi è riuscito a scappare dalle fiamme uscendo dal garage». Ieri, la scena era desolante: crollata parte del tetto, odore di bruciato nell’aria e le stanze al piano terra piene di calcinacci. Il 79enne Antonio Oliani vive da solo nella casa di via Benvenuto Tisi, porta avanti da molti anni l’allevamento di suini, che conta complessivamente 500 maiali. Il capannone vicino alla casa è rimasto intatto, l’incendio è rimasto circoscritto alla sola abitazione. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino