Padova. Autobus a fuoco, l'autista fa scendere i 10 passeggeri. I sindacati: «Preoccupati per l'incolumità fisica di chi viaggia»

Un mezzo della linea 10 è stato avvolto dalle fiamme mentre era in viaggio. Forse un problema alla cinghia di trasmissione

PADOVA - Solo la prontezza e la preparazione dell’autista hanno scongiurato il peggio quando, ieri mattina intorno alle 8, un autobus della linea 10 da poco partito dal...

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PADOVA - Solo la prontezza e la preparazione dell’autista hanno scongiurato il peggio quando, ieri mattina intorno alle 8, un autobus della linea 10 da poco partito dal capolinea di Ponte di Brenta è stato avvolto dalle fiamme nella parte posteriore. Dopo un paio di fermate dalla partenza, giunto all’altezza della Kioene Arena di San Lazzaro, il conducente dell’autosnodato che viaggiava con 10 passeggeri a bordo si è accorto che dalla parte posteriore del mezzo si alzavano alte lingue di fuoco e un denso fumo nero.

Cosa è successo

Subito ha accostato a lato della carreggiata e ha allertato i vigili del fuoco, arrivati sul posto in pochi minuti. L’autista ha provveduto quindi a mettere in sicurezza i viaggiatori usciti indenni ma terribilmente spaventati. Le fiamme hanno ben presto avvolto tutta la parte posteriore del mezzo riducendolo ad uno scheletro di lamiera. I vigili del fuoco hanno lavorato per oltre un’ora per spegnere ogni focolaio, i tecnici sono al lavoro per individuare le cause dell’incendio. Potrebbe trattarsi di un problema alle cinghie di trasmissione il cui attrito potrebbe aver scatenato la scintilla fatale, ma la certezza di quale guasto abbia provocato le fiamme si avrà solo a conclusione dell’inchiesta. Il bus è un modello in servizio dai primi anni 2000 alimentato a metano e si è temuto potessero esplodere i serbatoi provocando un vero disastro. Fortunatamente l’incidente è avvenuto in un tratto di strada abbastanza deserto e i vigili del fuoco sono arrivati velocissimi dalla vicina caserma della Stanga. Il pensiero è subito andato al disastro che sarebbe potuto accadere se l’incendio fosse scoppiato in un altro tratto della linea, come la stazione o il centro città. Non si tratta del primo autobus andato in fiamme: il 9 maggio scorso sempre un mezzo della linea 10 ha dovuto far scendere i numerosi passeggeri in via Vicenza dopo che in piazzale Savonarola l’autista si era accorto di un denso fumo che si alzava dal vano posteriore del bus. Nell’aprile del 2021 a Codevigo era scoppiato un incendio su un bus carico di studenti messi tutti in salvo, ancora una volta, grazie alla professionalità del conducente.

L'analisi

Sull’accaduto sono intervenuti i sindacati, che più volte hanno lamentato lo stato e la vetustà di molti mezzi dell’azienda. «Dopo quanto successo sulla linea 10 in località San Lazzaro, l’ultimo episodio in ordine di tempo e di una lunga serie, come lavoratori dipendenti di Busitalia Veneto – scrive in una nota il sindacato Sgb – siamo preoccupati cento volte di più per la nostra sicurezza e incolumità fisica e per quella delle persone che trasportiamo, visto che se quello che è accaduto fosse successo durante una normale giornata lavorativa o in orario di punta o di trasporto degli studenti o in centro città non osiamo pensare a come poteva finire questo incidente». «Auspichiamo la veloce sostituzione dei mezzi di Busitalia, diversi dei quali sono molto datati. Quello oggetto dell’incendio è dei primi anni 2000, bus che hanno svolto già tutto il servizio che potevano offrire – sottolinea Davide Parpaiola di Adl Cobas –; servono mezzi sicuri per passeggeri e lavoratori, adeguati alla normativa vigente in tema di sicurezza. Si devono sempre ringraziare gli autisti che grazie ai corsi di formazione sulla sicurezza riescono a evitare il peggio».

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Il Gazzettino